martedì 24 dicembre 2019
domenica 13 ottobre 2019
FERMARE IL NUOVO MASSACRO DELLA POPOLAZIONE CURDA
FERMARE IL NUOVO MASSACRO DELLA POPOLAZIONE CURDA
Tutti in piazza Roma , ad Ancona, sabato 19 ottobre ore 10.30
L’Unione Europea, i singoli Governi e la comunità internazionale non possono assistere
silenti: a fronte dell’attacco della Turchia al popolo curdo occorre un intervento ampio e
incisivo.
Chiediamo che l’Italia faccia ogni sforzo diplomatico per fermare questo massacro
inaccettabile, ristabilendo condizioni di convivenza pacifica tra i popoli.
Si apra una sessione di discussione dedicata, tanto nel Parlamento italiano quanto in quello
europeo e si dia concretezza alle affermazioni di umanità.
Riteniamo intollerabili le minacce di utilizzo dei fenomeni migratori come arma di ricatto nei
confronti dell’Unione europea che, al contrario, è oggi chiamata a mostrare la forza del
proprio ruolo.
Chiediamo che si dia mandato, senza esitazioni, a una missione internazionale che agisca
per la fine delle ostilità, il rispetto dei confini, il diritto internazionale.
Chiediamo che si garantiscano i necessari soccorsi per i feriti e si tutelino i tanti profughi (in
gran parte donne, anziani e minori).
La comunità internazionale, l’Europa, l’Italia, sono ancora in debito di riconoscenza nei
confronti delle donne e degli uomini curdi che si sono battuti fino alla morte per fermare il
comune nemico “Daesh” e salvaguardare la sicurezza e la serenità della comunità
internazionale.
Su queste basi chiediamo l’adesione della società civile del territorio e delle
istituzioni, invitando tutti i cittadini ad un presidio di solidarietà con il popolo curdo
sabato 19 ottobre alle ore 10.30 in Piazza Roma ad Ancona.
Promotori e i primi aderenti:
CGIL Provinciale Ancona, Ast CISL Ancona, UIL Marche ANPI prov/com Ancona, ARCI Ancona,
Libera coord. prov. Ancona, Gulliver Ancona, UDU Ancona, Rete Studenti Medi Ancona, Tenda di
Abramo,ISCOS Marche,ANOLF Ancona
(per ulteriori adesioni: cgil.ancona@alice.it ast.ancona@cisl.it organizzazione@uilmarche.com )
Ancona, 11.10.2019
Tutti in piazza Roma , ad Ancona, sabato 19 ottobre ore 10.30
L’Unione Europea, i singoli Governi e la comunità internazionale non possono assistere
silenti: a fronte dell’attacco della Turchia al popolo curdo occorre un intervento ampio e
incisivo.
Chiediamo che l’Italia faccia ogni sforzo diplomatico per fermare questo massacro
inaccettabile, ristabilendo condizioni di convivenza pacifica tra i popoli.
Si apra una sessione di discussione dedicata, tanto nel Parlamento italiano quanto in quello
europeo e si dia concretezza alle affermazioni di umanità.
Riteniamo intollerabili le minacce di utilizzo dei fenomeni migratori come arma di ricatto nei
confronti dell’Unione europea che, al contrario, è oggi chiamata a mostrare la forza del
proprio ruolo.
Chiediamo che si dia mandato, senza esitazioni, a una missione internazionale che agisca
per la fine delle ostilità, il rispetto dei confini, il diritto internazionale.
Chiediamo che si garantiscano i necessari soccorsi per i feriti e si tutelino i tanti profughi (in
gran parte donne, anziani e minori).
La comunità internazionale, l’Europa, l’Italia, sono ancora in debito di riconoscenza nei
confronti delle donne e degli uomini curdi che si sono battuti fino alla morte per fermare il
comune nemico “Daesh” e salvaguardare la sicurezza e la serenità della comunità
internazionale.
Su queste basi chiediamo l’adesione della società civile del territorio e delle
istituzioni, invitando tutti i cittadini ad un presidio di solidarietà con il popolo curdo
sabato 19 ottobre alle ore 10.30 in Piazza Roma ad Ancona.
Promotori e i primi aderenti:
CGIL Provinciale Ancona, Ast CISL Ancona, UIL Marche ANPI prov/com Ancona, ARCI Ancona,
Libera coord. prov. Ancona, Gulliver Ancona, UDU Ancona, Rete Studenti Medi Ancona, Tenda di
Abramo,ISCOS Marche,ANOLF Ancona
(per ulteriori adesioni: cgil.ancona@alice.it ast.ancona@cisl.it organizzazione@uilmarche.com )
Ancona, 11.10.2019
26 e 27 ottobre 2019 giornate nazionali di chiusura del tesseramento 2019
- JESI sabato 26 ottobre Banchetto Corso Matteotti dalle 9.30 alle 13.00 e dalle 16.00 alle 20.00
- CHIARAVALLE sabato 26 ottobre Banchetto in Piazza Mazzini dalle 9.00 alle 12.00
- ANCONA Domenica 27 ottobre ore 10.00 INAUGURAZIONE nuova sede Provinciale con la presenza del Compagno Vincenzo Calò
E' ancora in fase di definizione la possibilità di allestire un nostro banchetto a Ostra sabato 26 ottobre.
Venerdi 25 o sabato 26 (stiamo definendo le varie disponibilità) in Ancona ci sarà l'incontro con "L'istituto Ellenico della diplomazia culturale" per dare avvio al progetto "La resistenza Unisce i Popoli"
lunedì 30 settembre 2019
27 ottobre 2019 Inaugurazione nuova sede ANPI Provinciale Ancona
Il Comitato provinciale ANPI di Ancona è lieto di invitarvi DOMENICA 27 OTTOBRE 2019 dalle ore 10.00 all'inaugurazione della nuova sede dell'Anpi in Ancona che si trova in Via Menicucci 1.
All'inaugurazione parteciperà il compagno VINCENZO CALO' responsabile per l'Anpi naziobnale dell'area sud.
All'inaugurazione parteciperà il compagno VINCENZO CALO' responsabile per l'Anpi naziobnale dell'area sud.
lunedì 29 luglio 2019
Adesione appello "La solidarietà non è reato" di Mani Rosse Antirazziste
Il Comitato Provinciale dell'Anpi di Ancona sottoscrive e condivide l'appello lanciato da Petrie Drummond e Mauro Carlo Zanella affinchè il Senato respinga la conversione in Legge del cosiddetto Decreto Legge Sicurezza Due. Alleghiamo l'appello delle Compagne e dei Compagni di Mani Rosse Antirazziste #manirosseantirazziste
La solidarietà non è un reato
Dalle ore 0.00 di oggi noi, Petrie Drummond, Manfred Bergmann e Mauro Carlo Zanella, abbiamo iniziato uno sciopero della fame contro la conversione in legge del cosiddetto Decreto Legge Sicurezza Due, che criminalizza coloro che, salvate in mare le vite di profughi, rifiutano di sbarcarli in un porto non sicuro come quelli della Libia sconvolta dalla guerra e costellata di veri lager per i migranti. Portarli, come impongono le convenzioni internazionali in un porto sicuro italiano comporta ora pesantissime sanzioni atte ad impedire le attività di ricerca e soccorso in mare delle Organizzazioni Non Governative. Ugualmente si criminalizzano le lotte sociali con pesantissime sanzioni che possono riguardare chi accende un fumogeno o attua un blocco stradale per reclamare diritti costituzionalmente garantiti come la casa, il lavoro, l'istruzione, la salute, la tutela dell'ambiente.
Nella nostra azione siamo sostenuti e incoraggiati dalle compagne e dai compagni del gruppo informale autogestito Mani Rosse Antirazziste di cui noi stessi facciamo parte, di Diamoci Una Mossa, di Digiuno di Giustizia e Solidarietà con i Migranti, di Kethane-Rom e Sinti per l’Italia, di Grennpeace e del Centro di Ricerca per la Pace di Viterbo. Le compagne, i compagni, le amiche e gli amici tutti ci sosterranno logisticamente e ci supporteranno affiancandosi a noi con digiuni a staffetta.
Dopo la fiducia estorta alla Camera dei Deputati chiediamo ai Senatori di agire in Parlamento come rappresentanti della nazione e del popolo, senza alcun vincolo di mandato ma fedeli alla Costituzione. Respingano la conversione in Legge del cosiddetto Decreto Legge Sicurezza Due, partecipando al voto. Votino contro per fedeltà alla Costituzione della Repubblica Italiana che riconosce, tutela e promuove i diritti universali della persona umana, che protegge lo straniero che fugge da guerre e dittature e da una situazione di violazione dei diritti fondamentali (quale è quella vissuta nei Paesi travolti dalla miseria e dalla fame o sconvolti dai mutamenti climatici).
Se malauguratamente anche il Senato dovesse votare sì alla nuova legge, che ci porta fuori dalla Legalità Costituzionale, dallo Stato di Diritto e dalla Umana Civiltà, sosterremo il Presidente della Repubblica che, a qu
esto punto, come Garante della Costituzione, altro non potrà fare se non rifiutarsi di promulgare la nuova Legge rinviandola nuovamente al dibattimento parlamentare.
Chiedere al Presidente di firmare questo obbrobrio sarebbe chiedergli di attentare alla Costituzione e di tradire la Repubblica.
Per questa ragione, certi della sua volontà di essere coerente con i valori della Costituzione in quanto sincero democratico intendiamo sostenerlo in questo difficilissimo momento di profondissima crisi etica della nostra Repubblica Democratica e del nostro amato Paese.
Petrie Drummond, violoncellista di Castel Volturno
Manfred Bergmann, operatore socioculturale, delegato ONG presso il Consiglio Diritti Umani ONU, Roma
Mauro Carlo Zanella, maestro elementare di Lanuvio
Mauro Carlo Zanella, maestro elementare di Lanuvio
Per adesioni:
mauroc.zanella@gmail.com
lelenoferi@gmail.com
Seguono le firme:
Margherita Gaetani Roma, Claudio Giambelli ingegnere Roma, Franca Zucali insegnante Roma, Enrico Calamai diplomatico Roma, Gaia Pallottino geografa Roma, Francesca Cerocchi insegnante Roma, Laura Nanni insegnante Roma, Franca Rovigatti organizzatrice culturale, Ugo Balbo ingegnere, Marina Premoli traduttrice Roma, Gabriele Noferi psicologo Roma, Fabrizio Giai Arcota disoccupato Torino, Valentina Parlato redattrice Roma, Maria Giulia Amadasi professore universitario Roma, Maria Delfina Bonada giornalista Roma, Gabriella Cerretti cooperante Roma, Emanuela Pappalardo disoccupata Roma, Cristina Mattiello insegnante Roma, Antonio Sbordoni operaio Albano Laziale, Marco Tombesi Roma,
Giorgio C. Maylander ingegnere Roma, Paola Viero esperta cooperazione internazionale Roma, Clara Spallino studentessa Roma, Beatriz Moriones educatrice di comunità Roma, Monica Ardemagni dirigente Roma, Maria Antonietta Golini istituto superiore restauro Roma, Maria Grazia Calandrone poetessa Roma, Ippolita Gaetani funzionaria RAI Roma, Erica Ongaro interprete Roma, Anna Maria Rivera antropologa università di Bari, Sara Ventroni poetessa Roma, Mirella Forte Roma, Loredana Tonni insegnante Roma, Ornella Berniet fisioterapista Roma, Stefania Tonni restauratrice Milano, Cecilia Ghibaudi storica dell’arte Torino, Marlene Micheloni sociologa Roma, Elena Menzieri ricercatrice Roma, Monica Ambrosio architetto Venezia, Gioia Costa operatrice culturale Roma, Giorgio Piacentini Roma, Antonello Lapalorcia dirigente Roma, Daniela Turco redattrice scientifica Roma, Paolo Bernaglione insegnante Roma, , Diego Ruffolo orafo Roma, Luisa Laureati Briganti gallerista Roma, Fedora Filippi archeologa Berlino, Alfredo Cafasso Vitale ingegnere Roma, Beatrice Supino Roma, Elisabetta Confaloni attivista Roma, Daniela Redig De Campos e Giuseppe Caccia operatori sociali, Maurizio Rossi corista Roma, Assunta Cestaro Roma, Stefano G. Acconci bibliotecario Roma, Nunziata Tomasello USB immigrazione Viterbo, Barbara Anceschi editore Milano, Florinda Fusco scrittrice Bari, Andrea Aureli antropologo Roma, Marco Bizzoni docente Albano Laziale, Silvia Guerra filosofa Torino, Michele Cinque documentarista Roma, Michela Becchis storica dell’arte Roma, Barbara Auleta Roma, Manfred Bergmann delegato consiglio diritti umani ONU Roma, Antonella Scotton insegnante Firenze, Martino Noferi musicista Firenze, Carolina Zincone attivista Roma, Susanna Scamperle psicologa Roma, Giovanna Mori attrice Torino, Valeria Faletra impiegata Roma, Silvia Acquistapace Roma, Claudia Melotti Roma, Ludovico Pratesi critico d’arte Roma, Elisabetta Baiocco Roma, Edda Melon docente universitaria Torino, Marita Bartolazzi scrittrice Roma, Monica Stambrini resita Roma, Annamaria Robustelli insegnante Roma, Enzo Mastrobuoni Roma, Diana Pavlovic attrice Milano, Patrizia Ottolini insegnante Roma, Francesco Mapelli Milano, Ilaria Rossi Doria architetta Roma, Marina Pierani insegnante Roma, Maria Teresa Carbone giornalista Roma, Fernanda Isidori psicoanalista Roma, Rosanna Gorini ricercatrice CNR Roma, Cecilia Guzzo impiegata Roma, Andrea Costa operatore sociali Roma, Anna Cerocchi insegnante Roma, Igor Castella operaio Roma, Fanny Castella scrittrice Londra, Tess Castella fumettista Parigi, Siro Serini libero pensatore Roma, Ippolita Avalli scrittrice Roma, Paola Splendore docente Roma, Sandro Triulzi docente Napoli, Alessandra Cardelli antropologa Roma, Paola Cortellazzo docente Este, Simona Medici educatrice Roma, Carmela Taraborrelli Cini pensionata Schaffhausen, Angelo Dufour ingegnere Genova, Maria Gilberta Nuvolari insegnante, Manuela Miraglia avvocata Roma, Laura Rapisarda architetta Roma, Cinzia Bassetti grafica Roma, Luis Moriones traduttore Roma, Cinzia Di Sabatino badante Teramo, Piero Cammarano docente Roma, Giulia D’Angelo pensionata Roma, Francesca Zaccari educatrice Roma, Anna Maria Rametti insegnante Teramo, Rita Maria Pallottino pensionata Roma, Bernardo Rossi Doria urbanista Roma, Silvia France Cipriani psicoterapeuta Roma, Francesco Martone ex-senatore Roma, Serenella Alliney Perrotta pensionata Roma, Adele Cataldi medico Roma, Claudio Pacella medico Roma, Sancia Gaetani biologa Roma, Ilaria Tocchi dirigente di comunità Firenze, Maria Rovigatti operatrice culturale Roma, Maddalena Lo Fiego educatrice Pistoia, Aurora Malanzano insegnante Ercolano, Anna Alfieri pensionata Portici, Rosario D’Auria pensionato Portici, Marta d’Auria redattrice Portici, Paolo Garofano docente Lanuvia, Marcello Di Giovanni docente Portici, Paolo Visentin impiegato Roma, Luigi Galloni avvocato Roma, padre Giorgio Ghezzi religioso sacramentino Modugno di Bari, Eliseo Tambone Corato di Bari, Sergio di Vito docente Caserta, Eliana Iocchi funzionaria Roma, Anna Maffei pastora battista Milano, Elisabetta Canitana medico Roma, Antonio Sani insegnante Roma, Ana Lung opeatrice sanitataria Roma, Emnanuele Casalino pastore battista Roma, Raul Mordenti docente Roma, Laura Mascini insegnante Lanuvio, Maria Lo Fiego docente Roma, Deborah D’Auria docente Pomezia, Michele Azzeri disoccupato Aprilia, Emanuela Petrolati insegnante Roma, Viviana Duca casalinga Roma, Marco D’Aloisi dirigente Roma, Arianna D’Aloisi studentessa Roma, Alessandra D’Aloisi studentessa Roma, Luigina Ponzo pensionata Frascati, Annamaria Ponzo pensionata Frascati, Cristina Arcidiacono pastora battista, Marta Maffia ricercatrice, Massimo Aprile pastore battista Milano, Antonio Pascale Conversano di Bari, Peppe Sini pubblicista Viterbo, Daniela Di Carlo pastora valdese Milano, Giuseppina Natale insegnante Roma, Maria Palozzi bibliotecaria Roma, Maurizio Negri libraio Roma, Antonella Bukovaz insegnante San Pietro al Nauisone Udine, Fiorenza Mormile insegnante Roma, Alessandro Gianni direttore delle campagne Greenpeace Italia.
venerdì 5 luglio 2019
Luglio antifascista in Provincia di Ancona
- 7 Luglio 2019 LIBERAZIONE OSIMO ore 21.00 Palazzo Comunale Osimo· 7 Luglio 2019 COMMEMORAZIONE ECCIDI CHIGIANO E VALDIOLA ore 17.00 Località Ponte di Chigiano· 7 Luglio 2019 ESCURSIONE AL LAGO DI PILATO https://www.facebook.com/events/626746401175880/· 7 Luglio 2019 COMMEMORAZIONE DEI MARTIRI DEL 29 GIUGNO 1944 ore 10.45 sede Comunale Staffolo· 11 Luglio 2019 FESTA DEI POPOLI Forte Altavilla Ancona· 12 Luglio 2019 FESTA DEI POPOLI Forte Altavilla Ancona· 13 Luglio 2019 FESTA DEI POPOLI Forte Altavilla Ancona· 14 Luglio 2019 LIBERAZIONE CERRETO D’ESI· 18 Luglio 2019 COMMEMORAZIONE LIBERAZIONE ANCONA ore 9.30 Porta Santo Stefano Ancona· 18 Luglio 2019 CENA DELL’ANPI ore 20.00 Circolo Concordia Sbandati Ancona https://www.facebook.com/events/353389451990743/· 19 Luglio 2019 CENA SOCIALE PER MEDITERRANEA ore 20 CLS Fabbri Jesi https://www.facebook.com/events/677666166081897/· 20 Luglio 2019 FESTA LIBERAZIONE CHIARAVALLE· 20 Luglio 2019 FESTA LIBERAZIONE CHIARAVALLE· 20 Luglio 2019 LIBERAZIONE JESI· 21 Luglio 2019 FESTA LIBERAZIONE SERRA SAN QUIRICO ore 16.00 Parco Gorgovivo Serra San Quirico· 25 Luglio 2019 PASTASCIUTTA ANTIFASCISTA Senigallia· 25 Luglio 2019 PASTASCIUTTA ANTIFASCISTA Skate Park Osimo
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sabato 22 giugno 2019
Orazione ufficiale di Marta Manzotti per il 75#Anniversario dell'Eccidio dei Martiri di Montecappone di Jesi
Buonasera
a tutti, perdonate se mi trema la voce ma l’emozione di essere qua a parlare di
questa ricorrenza … fa un certo … effetto!
Voglio
innanzitutto porgere un saluto ai familiari e ai parenti di questi sette
giovani, con la consapevolezza che nessun discorso potrà cancellare la violenza
subita. Un saluto alle Autorità civili e militari, a tutte le Associazioni e a tutti
coloro che con la loro presenza, oggi,
vogliono onorare il ricordo di questi giovani Partigiani morti per la
Libertà.
Quando
mi è stato proposto di essere l’oratrice, qui, oggi, in un giorno così
importante mi sono chiesta “chi? Io?” Però
poi riflettendoci mi sono detta “Si, io. Qualcosa da dire ce l’ho!” Sono Marta
Maria Manzotti, laureata in Filosofia a Macerata. Ora sono una volontaria del
servizio civile e curo il progetto
dell’Arci servizio civile “ La memoria dalle storie locali all’educazione alla
pace”, grazie al quale sono entrata in contatto con questa realtà. Dedico due
righe a questo progetto che mi ha aperto tante porte da scoprire, tra cui
questa appunto.
Trasformare
la Memoria come forma di azione non violenta per educare il prossimo ai valori
della Pace e solidarietà. Questo è
l’obiettivo. Poniamo continua attenzione
dedicando giornalmente tempo alla Ricerca sempre più approfondita su eventi che
hanno coinvolto (e sconvolto ) pesantemente la nostra società. Mi riferisco alla
terribile e disumana Soluzione finale del problema ebraico, ovvero la Shoa, e alla
ribellione a quel regime nazifascista, ovvero, al movimento di Liberazione in
Italia. Vogliamo far sì che la Memoria insieme alle celebrazioni annuali che la
riguardano si trasformino in uno stile di vita concreto. In un modo di pensare
non solo teorico ma pratico. TRASFORMANDO QUINDI L’EVENTO IN QUOTIDIANITà, in qualcosa non di vecchio e di antiquato ma
contemporaneo. E come ? Risvegliando la consapevolezza della nostra
storia. In questo momento stiamo
somministrando questionari a giovani dai 18 ai 30 anni con l’intenzione non
solo di valutare il grado di sensibilità e di percezione storica ma anche e
soprattutto di generare in loro una riflessione interiore in un momento
successivo. È un progetto a rete che
vede coinvolte più regioni e città quindi si è creato un spazio di ricerca e di
confronto che riguarda la nazione intera. Il dialogo coinvolge in primis noi
stessi con le materie, leggiamo, studiamo e questa conoscenza che ci entra
dentro trasforma la nostra percezione, risveglia in noi la voglia di
confrontarci con altri, secondo i valori del rispetto e dell’apertura mentale e
della diversità (per esempio noi
volontari di questo progetto, provenienti da territori diversi, ci siamo
incontrati tutti a Roma e insieme ci siamo potuti conoscere e confrontare).
Infine c’è la volontà di espandere questo dialogo alla nazione intera.
Stimolarla ad avviare un dialogo con il passato e ad avviare una trasformazione
interiore . Perché possiamo cambiare il fuori, solo iniziando da noi stessi e
dalle nostre radici. Questo è tutto quello che sto imparando in questo anno di Servizio
civile universale e l’essere qui oggi, mi riempie il cuore. Nessuno mi
obbligava a proseguire ma queste due realtà il Servizio Civile e l’ANPI hanno
destato in me una fame di conoscenza e di approfondimento di questi argomenti,
hanno fatto nascere in me tante riflessioni e tanti interrogativi. Ho potuto partecipare il 24 Aprile alla
Deposizione delle corone con il giro dei cippi, ed è stata un’esperienza
emozionante e toccante, in cui, appunto, ho potuto toccare con mano e
soprattutto con il cuore i luoghi della Memoria e respirare la volontà di
ricordare coloro che sono morti ed hanno combattuto per la Libertà.
Fin
da piccola ho sempre avuto una certa predisposizione per un mondo trasognante,
spensierato dove alberi piante fiori uccellini e altre creature potessero
respirare felici e io potessi correre, saltare in mezzo a loro. Li, in quel
mondo, l’unico battito importante che avrebbe fatto vibrare tutto il corpo e
l’anima sarebbe stato quello del cuore. E L’unica esplosione di luce sarebbe
stata quella che avrebbe bagnato e inondato i miei occhi gioiosi di vita. Una bella visione ,vero? Altro che spari e
bombardamenti.
Sono
cresciuta in queste campagne con i miei nonni, Zelinda e Armando Manzotti. Lui
ha combattuto per la libertà e tanto, entrambi, mi hanno raccontato e
insegnato. Mi ricordo ancora, quando ero piccola e passavo tutto il mio tempo
in loro compagnia, di quando la sera (perché spesso dormivo da loro) mi veniva
posta la fatidica domanda : “vuoi che ti racconta una storia Nonna o Nonno?”
Naturalmente preferivo le storie di fanciulle, gattini … Mi ricordo che provavo
ad ascoltare i racconti di Nonno ma mi rimandavano immagini troppo cruente e mi
ricordo tutt’ora di quando sentivo i passi di nonno, di notte, per la casa,
girare insonne e un certo odore di sigaretta cresceva nell’aria. Me lo ricordo agitarsi
tra le coperte nel buio. A lui non bastava dire “no” e chiudere gli occhi per
dimenticarsi di quelle immagini. Aperti o chiusi, i suoi occhi, le avevano
assorbite e ora, le dovevano contenere .
Anche i partigiani Armando e Luigi Angeloni, Vincenzo Carbone, Francesco
Cecchi, Calogero Graceffo, Alfredo Santinelli e Mario Saveri avrebbero
preferito le storie della nonna e come me evitare storie violente che, invece,
hanno dovuto non solo ascoltare e vedere ma … vivere.
20 Giugno 1944. << Stavo salendo le scale della mia
abitazione>> Racconta nel suo libro “La storia attorno casa 1930-1948”
Nello Verdolini << quando dalla
finestra spalancata vidi passare i ragazzi rastrellati, una ventina, tutti in
fila uno dietro l’altro, in mezzo alla strada. Fra loro c’era anche Peppino
d’Assunta >> ; << All’altezza dell’incrocio di Santa Caterina un
altro ragazzo che stava ritornando a casa, Alfredo Santinelli, venne obbligato
con le armi a seguire gli altri, ed egli andò in mezzo ai suoi amici quasi di
buon grado. Nella via, passato il rastrellamento fascista, tutti ritornarono
alle loro occupazioni. I genitori, i parenti dei ragazzi portati via pensavano
che da un momento all’altro sarebbero stati rilasciati. Solamente Gigetto
Tittarelli, il sarto, padre di Peppino, dopo un po’ inforcò la bicicletta e
andò a vedere. Ritornò col figlio sulla canna della bicicletta. La gente gli
andò attorno per sapere. Peppino, piccoletto, biondino, era bianco come un cencio.
Si capiva che aveva avuto una gran paura. (Sembrava più piccolo di quello che
era e lì per lì non disse un granchè, era come paralizzato) A monosillabi disse che i fascisti li avevano
fatti mettere tutti a ridosso di un muro, con il viso rivolto alla parete. Con
minacce ed urla volevano sapere dove fossero i partigiani. Spararono alcune
scariche di mitra, senza colpirli, facendo loro credere che li stavano
fucilando. Tutti in via Roma erano
convinti che l’avventura per quei ragazzi si sarebbe risolta con una spaurita e
che, così come era stato rilasciato Peppino, presto sarebbero stati rilasciati
tutti gli altri. Non fu cosi! A Monte
Cappone si seppe poi, i ragazzi furono fatti sfilare davanti ad una porta, ad
uno ad uno. Dentro al buio, c’era il comando fascista insieme alla ragazza che
aveva detto di essere profuga e che era ospitata nell’appartamento di Elena. In
effetti, essa era una delatrice di Fabriano in forze al comando fascio
repubblicano di Jesi ed amante di un tenente dell’esercito della RSI. In base
alle indicazioni di costei, i giovani vennero divisi in due gruppi: quello più
numeroso, dopo essere stato intimidito e terrorizzato, venne mandato a casa.
L’altro, di sette giovani, fu ritenuto composto da partigiani e trattenuto .
>>
Si sa che i familiari di questi sette ragazzi cercarono di
estrapolare informazioni, notizie da quelli liberati ma … erano fuggiti
tutti. Andarono a Montecappone ma i
fascisti dissero loro che non c’era nessuno li. I contadini, pero, che
abitavano li vicino .. avevano assistito alla crudeltà a cui quei poveri
ragazzi erano stati sottoposti ma non ebbero cuore di dire nulla. Solo al
mattino successivo, quando i fascisti se ne andarono sfilando per via Roma
portando in processione i ritratti di Mussolini, i familiari ritornarono nello
stesso posto e trovarono in un fossato i corpi martoriati dei loro ragazzi,
martoriati da una ferocia disumana. Tanto che erano a stento
riconoscibili. Nello Verdolini conclude
il racconto di questo triste e crudele episodio: << Avevano subìto il
martirio, ma non diedero nessuna informazione, né rivelarono i nomi dei
partigiani che bene conoscevano. Di fronte alle minacce, al terrore e alla
morte più atroce non parlarono, non tradirono i loro compagni. Li ricordo
tutti: Gigetto del cementista (Luigi Angeloni), 18 anni,mio amico d’infanzia;
Armando, 25 anni,suo fratello; Alfredo Santinelli, 18 anni; Francesco Cecchi,
18 anni,che tante volte avevo sentito cantare con la sua bella e chiara voce
“Bella ciao”; Mario Saveri, 23 anni; Enzo Carbone, calabrese e Calogero Grasceffo,
siciliano, entrambi militari ventenni, che avevano trovato rifugio nella nostra
città dopo l’8 settembre>>
Ho trovato storie davvero agghiaccianti sulla nostra città
nel periodo prima della liberazione, un clima di terrore fatto da fascisti e
tedeschi minacciosi che giravano per Jesi, un’ infinità di allarmi aerei ed
incursioni violente. Le vorrei citare tutte ma il tempo è breve. I miei studi
filosofici mi portano a riflettere sui fatti di quei giorni.
VIVERE. Cosa significa Vivere? La realtà che sta al di fuori di noi siamo poi cosi sicuri che sia cosi diversa dal
sogno? È bastato un singolo uomo a
sognare un mondo in cui il razzismo e il totalitarismo predominassero per far
si che diventasse un’orribile realtà. Il
sogno, dunque, può sfociare nella realtà e la realtà nella follia. Quando
comprendiamo che la realtà non è quella che vediamo ma quella soprattutto che
scegliamo di vedere o è la nostra cura, in quanto ci possiamo risvegliare ed
essere più consapevoli, o, se non ci si accorge delle illusioni create, è l’origine
di una malattia/nevrosi. Gli uomini, infatti, da sempre desiderano e rivolgono
l’attenzione verso quello che vedono fuori di sé e che sentono di non avere.
Percepiscono di non essere abbastanza, di essere difettosi, manchevoli di
qualcosa e questa è l’origine della paura e della violenza. Le guerre, l’odio,
l’invidia, la ricerca del potere … Le persone non si accorgono di essere uguali
al prossimo, nella stessa condizione esistenziale sognante (si, “sognante”
perché sono proprio i sogni che consapevolmente o non, ci muovono ogni giorno e
ci condizionano), individui irrequieti in cerca di qualcosa che colmi il vuoto
e l’insicurezza che esso genera … e non vedono che la ricchezza è nel
condividere. È lo spazio che accoglie nuovi mondi: il sogno dell’altro.
Apertura. Vi sto parlando tanto del sogno perché è da li che i nostri pensieri,
la nostra vita, la nostra società e la nostra cultura hanno inizio. È per
questo che per evitare di rifare gli stessi errori è importante imparare a
sognare . è importante sognare con Responsabilità.
Questi
uomini hanno davvero vissuto l’inferno, hanno combattuto per ribellarsi e non
si sono arresi di fronte alla cecità e alla follia umane. Mi viene in mente
“Noi non abbiamo certezza, abbiamo solo la speranza” , questa è una citazione
del Filosofo Ernst Bloch, che, a mio parere, esprime l’animo di chi non si è
arreso e ha continuato a coltivare la Speranza come espressione dell’istinto
umano. Sempre secondo Bloch, infatti, “La Speranza è il più umano di tutti i
moti dell’animo e accessibile solo agli uomini: al tempo stesso si riferisce
all’orizzonte più ampio e più luminoso “ perché è proprio grazie a questo
sentimento che anche nel buio più oscuro quale, paradossalmente può essere
proprio il presente immediato, perché … ci
rendiamo conto che in realtà non c’è nulla di più oscuro di questo attimo,
proprio questo, il presente, ora. I partigiani lottavano nell’incognita di come
sarebbe andata a finire ma il fuoco della ribellione e della Speranza li
incoraggiava ad andare avanti, a non fermarsi . La Speranza creava in loro Luce
e stimolo. I combattenti per la Resistenza hanno corso il rischio, hanno avuto
fede nei loro ideali e nei loro sogni. Hanno seguito la voce della speranza che
li animava al fine di poter cambiare quell’incubo in cui l’Italia era
sprofondata. Ci hanno creduto, fino alla … Morte.
Quando
leggo queste storie fatte di dolore, di violenza ma anche di ideali e alti
valori mi viene spontaneo fare il paragone con la società attuale in cui sono
cresciuta. Oggi abbiamo tutto. Non ci manca nulla eppure … sento che qualcosa
di importante sta svanendo. L’autenticità. Siamo terrorizzati dal prossimo
soprattutto se diverso, l’invidia e la voglia di essere migliori e più potenti
dei nostri vicini ci sovrasta, apparire felici e spensierati e belli è un
dovere per la sopravvivenza sociale. Ma dove è l’autenticità? Dove è la presa
di coscienza di essere in un modo e non in un altro? Dobbiamo essere tutti
simili e nella somiglianza essere migliori.
Io dico che la bellezza e l’autenticità della diversità è ciò che ci rende
simili. Ed è meraviglioso. Quei partigiani erano ognuno una personalità
diversa, un fisico diverso ma non importava, quello che contava era il fuoco
che scorreva nelle loro vene e alimentava il coraggio di ribellarsi alle
mostruosità di una società che voleva tutti i cittadini succubi e schiavi di
uno stesso pensiero claustrofobico privo di libertà di espressione e
soprattutto privo di umanità. Essere Partigiani , come per definizione, è non
cadere nell’oblio dell’indifferenza e spersonalizzazione. Essere partigiani è
scegliere di essere in un modo e non in un altro. È SCEGLIERE, l’azione più
importante che possiamo fare nelle nostre vite. L’essere che siamo e diventiamo
è frutto di una nostra continua responsabilità quotidiana per cui prendiamo coraggio
di dire NO a ciò che sentiamo essere un NO e dire con forza e ad alta voce ciò
che è SI. Il bene e il male esistono ma io credo fermamente che, se si
abbattono e superano tutti muri che abbiamo creato intorno ai nostri cuori
attraverso convenzioni, nozioni non sentite, fredde, attraverso fobie e paure …
io credo che i nostri cuori sappiano riconoscere ciò per cui vale la pena
lottare . Come diceva Jaspers:
“L’esserci è il mio esserci”. La nostra esistenza ci appartiene e spetta
a noi renderla memorabile esprimendo appieno la nostra autenticità e umanità.
Perché ognuno di noi può fare la differenza. Sappiamo tutti, credo, quanto
l’ansia, la depressione, le lamentele, la pigrizia, LA RABBIA siano contagiose.
Ci facciamo da specchio quotidianamente e comunichiamo soprattutto senza parole
ma con il tatto. A differenza di come la Realtà possa apparire frammentaria e
di come l’altro possa apparirci appunto “altro” e le parole non sono che
veicoli, il nostro essere sfiora quello di chi abbiamo affianco ed è la
comunicazione più forte e vera: quella del nostro Essere che tocca un altro
Essere, L’essere è qualcosa che si tocca, è qualcosa che è abbracciato da
qualcosa di ulteriore. L’essere è quel qualcosa che ci tiene legati, in
relazione. Diceva Campanella << Non può sentirsi mai la cosa che non si
tocca >> ,<< ogni
senziente sente in quanto pate >> e se cominciamo oggi,tutti, a
praticare l’autenticità e l’umanità, un piccolo mattone verso una storia
migliore è posto.
Questi
sette giovani partigiani hanno fatto una scelta. Hanno seguito il loro sogno di
migliorare la realtà e di fare la differenza. Ci hanno creduto fino alla fine
ma …
Muoiono
solo le illusioni e le mode,
L’Autenticità
è Eternità. Per questo, siamo qui oggi.
Perché i loro ideali sono VIVI e VIVA è la Resistenza.
Marta
Maria Manzotti
20
Giugno 2019
martedì 30 aprile 2019
ANPI: 5X1000
Carissima/o,
è grazie ai nostri iscritti e
simpatizzanti, alla loro dedizione, se riusciamo a mantenere alti gli ideali
della Resistenza che, con il sacrificio di donne e uomini, ci ha dato la Carta
Costituzionale fondamento primo del nostro sistema democratico e della nostra
convivenza civile.
In questi ultimi mesi, la
nostra Associazione è stata presa di mira in modo continuo ed aggressivo - anche
da parte di rappresentanti delle Istituzioni - nel tentativo di gettare discredito
su di noi e dunque di porre ostacoli alla nostra azione.
Si tenta di colpire l’ANPI
anche diminuendo i contributi statali, un vero e proprio impianto strategico,
dunque, preciso e minaccioso che ci preoccupa molto.
La nostra Associazione vive,
come sapete, grazie al contributo delle tessere, ma anche a quello, sempre più
decisivo, del 5x1000.
Ti chiedo, quindi, di
sostenerci, destinando il 5x1000 all’ANPI, alla nostra, alla tua Associazione,
per proseguire nel nostro impegno quotidiano.
Ti allego il
manifesto della nostra campagna dove troverai tutte le indicazioni operative
per la destinazione.
Certi della tua attenzione e adesione, ti invio calorosi saluti
resistenti.
Il Presidente Provinciale
Daniele Fancello
venerdì 26 aprile 2019
XV Premio Nazionale Fabrizi 28 aprile Osimo teatro la Nuova Fenice ore 17.00
Un
traguardo non scontato quello delle 15 edizioni del Premio Nazionale “Renato
Benedetto Fabrizi”.
Un
riconoscimento nato con l’intento di premiare partigiani e storici locali che
ha invece dimostrato la sua forza e le sue potenzialità valicando i confini
della regione fino a diventare un simbolo del nuovo impegno dell’ANPI nella
trasmissione della memoria e dei valori alle nuove generazioni.
Il
Fabrizi premia infatti quelle personalità
che quotidianamente mettono in atto e danno forma a quei principi e quei valori
che sono pilastri della nostra Carta Costituzionale.
Al centro
dell’impegno che la sezione di Osimo si è assunta con la conferenza
d’organizzazione, tenutasi a fine gennaio, c’è la volontà di ridare voce ad un metodo
differente di fare politica rispetto a quello attuale, basato sul confronto
delle idee e non sulla demonizzazione dell'avversario, su un linguaggio rispettoso dei ruoli e dei
cittadini, tutti nessuno escluso, e soprattutto sul rispetto delle istituzioni repubblicane.
Gli emeriti
di questa 15.ma edizione rappresentano e incarnano al meglio lo slogan che
l’ANPI ha coniato per il 2019 e che campeggia sulle proprie tessere: “l’umanità
al potere”.
Domenica 28
aprile dalle ore 17 saranno con noi sul palco del teatro La Nuova Fenice: Jole
Mancini, Enrico Calamai, Gino Murgi, Ottavia Piccolo, Amnesty International
Italia e i Modena City Ramblers.
Jole
Mancini, partigiana romana, 99 anni, è testimone delle torture perpetrate dai
nazisti ai danni dei carcerati in via Tasso; da 75 anni testimonia con tutte le
proprie forze il valore della libertà e la fermezza della sua scelta di
staffetta di non rivelare i nomi dei suoi compagni, compreso suo marito,
nonostante gli interrogatori che subì da parte di Eric Priebke.
Molti hanno
accomunato la storia di Enrico Calamai a quella di Oskar Schindler: Calamai,
giovane vice console a Buonos Aires durante il golpe di Videla, riuscì, così
come tentò di fare già precedentemente nel Cile di Pinochet, a mettere
in salvo più di trecento perseguitati politici dal regime militare sottraendoli
ai così detti voli della morte, rischiando esso stesso la propria vita.
Gino Murgi è il sindaco di Melissa, comune del
crotonese, già terra di lotte contadine nel lontano 1949 quando i contadini
cominciarono a chiedere il rispetto del provvedimento ministeriale che
assegnava loro parte delle terre incolte dei proprietari latifondisti, pretendendo
solo “pane e lavoro”. Il prezzo pagato
per quelle rivendicazioni fu l’uccisione di tre giovani manifestanti il 30
ottobre ’49 da parte della polizia. E i cittadini odierni di Melissa, che
portano sulle proprie spalle il peso di quella storia, non hanno esitato a
soccorrere, con a capo il loro sindaco, il 10 gennaio scorso, in piena notte,
chi oggi chiede un futuro, proprio come i loro padri anni prima, aiutando un
barcone di curdi che stava affondando davanti le loro coste. A bordo circa 150
persone tra cui alcuni bambini e un neonato di 3 mesi: tutti salvi grazie alla
generosità dei melissesi.
Ottavia Piccolo e i Modena City Ramblers sono i
cantori del nostro tempo, a dimostrazione che i valori e le storie, per non
cadere nell’oblio, hanno bisogno di simboli per essere trasmessi di generazione
in generazione, e quei simboli sono le note delle canzoni dei Modena o il
teatro impegnato della Piccolo.
“Tutti
gli esseri umani nascono liberi ed eguali in dignità e diritti. Essi sono dotati
di ragione e di coscienza e devono agire gli uni verso gli altri in spirito di
fratellanza.” Questo il primo articolo della Dichiarazione Universale dei
Diritti Umani. Ma questi altri non sono che i principi che sancisce anche la
nostra costituzione e sono quelle stesse motivazioni che spinse Peter Benenson
a fondare nel 1961 Amnesty International, un’associazione che ha quindi radici
comuni con l’ANPI e con tutti coloro che fanno dell’articolo 3 della nostra
Carta la ragione del proprio essere cittadini.
La
conduzione della serata sarà affidata al giornalista, scrittore ed ex inviato
di guerra Pino Scaccia, già emerito dell’edizione 2017. Interventi musicale del
M° Daniele Cecconi.
domenica 14 aprile 2019
25 APRILE FESTA DELLA LIBERAZIONE 2019 TUTTI GLI EVENTI IN PROVINCIA DI ANCONA (in aggiornamento)
25 APRILE FESTA
DELLA LIBERAZIONE 2019
TUTTI GLI
EVENTI IN PROVINCIA DI ANCONA
AGUGLIANO
•
25 aprile ore 11.00 deposizione corone e intervento di
GIORDANO VECCHIETTI
ANCONA
•
17
aprile ore 11.00 Officine Rotabili Trenitalia deposizione corone e intervento
di TAMARA FERRETTI
•
17
aprile ore 21.00 Teatro Sperimentale spettacolo L'ARIA DELLA LIBERTA' con
TOMMASO MONTANARI https://www.facebook.com/events/324648124902547/
•
18
aprile ore 8.30 deposizione corone partenza dal Cippo di Porta Pia
•
25
aprile ore 10.00 Corteo e Manifestazione interventi di GUIDO LORENZETTI e
DANIELE FANCELLO
•
26
aprile ore 10.00 Cimitero degli Alleati deposizione corona e intervento di
ANDREA GONNELLA
•
27
aprile ore Piazza Ugo Bassi manifestazione e deposizione corone intervento di
TAMARA FERRETTI
•
5
maggio 75° Anniversario dell'Eccidio di Arcevia BUS PER ARCEVIA e PRANZO
PROVINCIALE DELL'ANPI (Partenza ore 8.00 Prenotazioni al 3402367345 o 071
203237 o anpiancona@gmail.com)
ARCEVIA
•
25
aprile ore 10.00 Monte Sant'Angelo SCRIVIAMO LA LIBERAZIONE
•
3
maggio ore 21.00 Teatro Misa “E QUESTO IL FIORE” Spettacolo del CANZONIERE
DELL'ANPI e ARCI VOCE
•
4
maggio ore 21.15 Teatro Misa Spettacolo “NUVOLE” Da Firenze ad Assisi con la
libertà nascosta nella bicicletta di Gino Bartali
•
5
maggio 75° Anniversario dell'Eccidio del Monte Sant'Angelo a seguire
alle ore 13.00 PRANZO PROVINCIALE DELL'ANPI
BARBARA
BELVEDERE
OSTRENSE
CAMERANO
•
12
aprile ore 11.30 incontro studenti I.C Silvio Pellico
•
25
aprile ore 9.30 deposizione corone a seguire inaugurazione mostra “LIBERI
TUTTI” https://www.facebook.com/events/991587267896874/
•
27
aprile ore 17.30 sala convegni palazzo comunale incontro con PINO SCACCIA
CAMERATA
PICENA
•
26
Aprile istallazione opera collettiva
•
27
aprile ore 9.00 incontro degli studenti con PAOLO ORLANDINI
•
CASTELBELLINO
CASTELFIDARDO
•
12
aprile Incontro scuola media Mazzini con MARIA CAVATASSI
•
25
aprile ore 10.30 Salone degli stemmi Celebrazione festa della Liberazione
intervento di ELISA BACHIOCCHI e ANAHITA DOWLATABADI https://www.facebook.com/events/293034008277090/
•
25
aprile ore 21.30 on stage concerto dei Sambene
https://www.facebook.com/events/2885315054819713/
CASTELLEONE
DI SUASA
CASTELPLANIO
•
25
aprile Celebrazione Festa della Liberazione intervento di MARIO CARASSAI
CERRETO
D'ESI
•
25
aprile ore 9.00 Celebrazione Festa della Liberazione intervento di NICIA
PAGNANI
CHIARAVALLE
•
25
aprile Celebrazioni Festa della Liberazione
•
2
maggio ore 21.00 Teatro Concerto spettacolo SAMBENE
CORINALDO
CUPRAMNTANA
•
25
aprile ore 21.00 concerto della liberazione “Ma sono mille papaveri rossi”
intervento di DANIELE FANCELLO
FABRIANO
•
22
aprile ore 18.00 commemorazione Engles Profili intervento di MATTIA TISBA
•
25
aprile ore 8.00 deposizione corone a seguire Festa della Liberazione intervento
di GIACOMO SCORTICHINI
•
2
maggio GIORNATA DELLA RICORDANZA
FALCONARA
MARITTIMA
•
25
aprile ore 14.30 parco Kennedy FALKATRAZ
FILOTTRANO
GENGA
·
25 aprile ore 11.30 “Non ti scordar di me” a cura
del Teatro del Bagatto https://www.facebook.com/events/1236449226520823/?notif_t=plan_user_invited¬if_id=1555663460115199
JESI
•
24
aprile ore 14.30 deposizione corone partenza dalla sede comunale
•
24
– 28 aprile Palazzo dei Convegni mostra ERAVAMO COME VOI
•
25
aprile ORE 10.30 Celebrazioni Festa della Liberazione e intervento di DANIELA
BARBARESI https://www.facebook.com/events/1289045957966477/
•
25
aprile ore 13.00 Bocciodromo Pranzo del 25 Aprile e concerto dei SAMBENE https://www.facebook.com/events/316207425708231/
•
25
aprile palazzo dei convegni ore 17.30 concerto dei SAMBENE
•
27
aprile ore 11.00 Premio Calamandrei a Giovanni Maria Flick
•
27
aprile ore 18.00 palazzo dei convegni VI CUNTO E CANTO LA LIBERTA'
•
27
aprile ore 21.00 teatro Pergolesi UN GRAMSCI MAI VISTO di e con ANGELO D'ORSI e
il CANZONIERE DELL'ANPI https://www.facebook.com/events/2104145616287138/
•
28
aprile ore 10.30 75° Anniversario dell'eccidio di Via Cannuccia
LORETO
MAIOLATI
SPONTINI
•
25
aprile ore 9.15 inizio celebrazioni Festa della Liberazione intervento di ERO
GIULIODORI
MERGO
MONSANO
•
25
aprile ore 10.00 celebrazione festa della Liberazione intervento di ALESSANDRO
BIANCHINI
MONTEROBERTO
·
25 aprile ore 9.50 Piazza Roma
MONTE
SAN VITO
•
25
aprile ore 9.30 Celebrazione festa della Liberazione intervento di VITO
D'AMBROSIO
MONTECAROTTO
MONTEMARCIANO
•
25
aprile ore 9.45 celebrazione 25 aprile intervento di CONCETTA CONTINI
MORRO
D'ALBA
NUMANA
OFFAGNA
·
25 aprile ore 16.00 Museo della Liberazione di
Ancona deposizione corona a seguire “Il ruolo della donna italiana dal fascismo
alla democrazia.
OSIMO
•
25
aprile celebrazione Festa della Liberazione intervento di NICCOLO' DURANTI
•
28
aprile ore 13.00 “Pranzo dei Partigiani prenotazioni anpi
•
28
Aprile ore 17.00 Teatro “La Nuova Fenice” PREMIO NAZIONALE ANPI FABRIZI https://www.facebook.com/events/2483864908292775/
OSTRA
•
25
aprile ore 9.00 Corteo e deposizione corone e a seguire intervento di STEFANIA BENATTI
•
26
aprile ore 21.00 Teatro la Vittoria concerto dei SAMBENE
OSTRA
VETERE
POGGIO
SAN MARCELLO
POLVERIGI
ROSORA
SAN
MARCELLO
SAN
PAOLO DI JESI
SANTA
MARIA NUOVA
SASSOFERRATO
·
17 aprile incontro con gli studenti “La resistenza
dei sette fratelli Cervi”
·
25 aprile ore 8.30 deposizione fiori in omaggio ai
Partigiani caduti
•
27
aprile “Sentieri partigiani” incontro con gli studenti con i Sambene
SENIGALLIA
•
23
aprile ore 17.30 Biblioteca Comunale IO CHE CONOSCO IL TUO CUORE con ADELMO
CERVI
•
25
aprile ore 9.15 deposizione corone a seguire commemorazione. Ore 12.00 festa al
Foro Annonario.
•
30
aprile ore 10.00 Liceo scientifico E. medi incontro con VITO D'AMBROSIO
SERRA
DEI CONTI
•
25
aprile ore 10.30 deposizione corone e corteo
•
5
maggio ore 13.00 Centro Sociale l'incontro PRANZO PROVINCIALE ANPI ANCONA
prenotazioni al 3402367345 oppure cpanpiancona@gmail.com
(costo 15 euro)
SERRA
SAN QUIRICO
•
13
aprile incontro scuola media Don Costantini con CLAUDIO MADERLONI
•
25
aprile celebrazione Festa della Liberazione intervento di ERO GIULIODORI
SIROLO
STAFFOLO
•
25
aprile ore 10.00 Piazza 4 novembre
• 25 aprile ore 21.00 teatro Cotini CANTO
LA LIBERTA' spettacolo del CANZONIERE DELL'ANPI e ARCI VOCE
TRECASTELLI
•
25
aprile ore 10.30 CAMMINATA DELLA LIBERAZIONE intervento di ELENA MORBIDELLI e
LUANA ANGELONI https://www.facebook.com/events/2182848068496157/
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