lunedì 19 marzo 2018

24 marzo 2018 DONNE E RESISTENZA IERI ED OGGI


Donne e Resistenza: ieri ed oggi

“NOI, COMPAGNE DI COMBATTIMENTO…”
I Gruppi di Difesa della Donna, 1943-1945.
Biblioteca FM23 La Fornace Moie, Binario 9 e 3/4
Sabato 24 marzo 2018, ore 17.00
L'iniziativa, promossa dall'Anpi Provinciale di Ancona e dalla sezione Anpi di Moie Mediavallesina, col patrocinio del Comune di Maiolati Spontini, in collaborazione con l'Unione Donne Italiane e La Casa delle donne di Iesi, è rivolta alla presentazione di un grande progetto di ricerca, voluto dall'Anpi, che va a colmare il vuoto storiografico su di una esperienza fondamentale per la Resistenza Italiana, nata nel '43 e che riunì circa 70.000 donne.
Relazioneranno sul tema l'autrice della ricerca per le Marche, Alessia Masini e la Responsabile Nazionale del Coordinamento Donne Anpi Monica Minnozzi. La Presidente dell'UDI di Iesi, Francesca Bartolaci, parlerà delle problematiche legate al mondo femminile oggi. Interverranno Daniele Fancello, Presidente provinciale Anpi di Ancona, Patrizia Renzi, Presidente Anpi Mediavallesina, Umberto Domizioli, sindaco di Maiolati Spontini e Lucia Paolinelli Operatrice dello sportello antiviolenza  della Casa delle Donne di Iesi.
Quello della Resistenza al femminile è un argomento  sottaciuto e sottovalutato per decenni. Le donne hanno fatto la Resistenza a pieno titolo, hanno partecipato con ruoli attivi, militari, politici, logistici, contribuendo al riscatto morale e civile di tutta la società.

Nei GDD, che si diffusero in tutta l'Italia occupata dai tedeschi e dai fascisti, le donne non solo offrirono sostegno agli uomini impegnati nella lotta armata, ma si impegnarono in attività di informazione, contropropaganda, collegamento, trasporto di ordini, stampa clandestina, armi e munizioni, sabotaggio e partecipazione diretta alla lotta armata.

“I Gruppi di Difesa della Donna sono la prima dichiarazione di cittadinanza, l’atto con il quale le donne rendono pubblica la loro volontà di esserci, di voler fare il loro pieno ingresso nella società. È la soggettività femminile, individuale e collettiva, che entra prepotentemente in quel mondo italiano fino a ieri fascista: esaltatore – unico valore riconosciuto alla donna – della Madre orgogliosa di dare i propri figli alla Patria. Il primo passo per arrivare a dichiarare, molti anni dopo, che la loro vita non è di proprietà di alcuno al di fuori delle donne stesse” afferma Marisa Ombra, Vice Presidente Nazionale dell'ANPI.

Dopo tanti anni, la lotta per l'emancipazione e la liberazione delle donne non è ancora terminata. 
La  cultura odierna non garantisce pari opportunità alle donne, in molti casi considerate ancora proprietà dell’uomo,  costrette a subire violenze morali, economiche e fisiche.
Il riconoscimento della parità nell'articolo 3 della nostra Costituzione è stato solo un  punto di partenza per le donne italiane. 
Quindi per le donne oggi fare Resistenza vuol dire impegnarsi attivamente per la piena attuazione dei principi della Costituzione, pretendendo diritti e non favori,  adoperarsi per la salvaguardia della  libertà conquistata col sacrificio della vita di tante partigiane, ricordando che le conquiste acquisite non sono per sempre.  
La forza e la determinazione di quelle donne ci lasciano la grande responsabilità di mantenere al centro della discussione culturale e politica il ruolo della donna nella società.



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