martedì 7 marzo 2017

MESSAGGIO DELL’ANPI NAZIONALE PER L’ 8 MARZO, GIORNATA INTERNAZIONALE DELLA DONNA

MESSAGGIO DELL’ANPI NAZIONALE PER L’ 8 MARZO,
GIORNATA INTERNAZIONALE DELLA DONNA

MESSAGGIO DELL’ANPI NAZIONALE PER L’ 8 MARZO,
GIORNATA INTERNAZIONALE DELLA DONNA

Gl i uomini che hanno fatto la Resistenza sono stati la prima generazione a scoprire che la credenza secolare del la fragilità femminile, del la subalternità “naturale” , dell ’obbedienza al maschile, altro non era che un mito coltivato nei secoli . Scoprirono che le donne erano capaci di autonomia, di coraggio, di intuito, di inventiva. Le ebbero materialmente vicine - e protagoniste - nei momenti più bui della storia di questo Paese. Mentre, infatti , gli uomini nascevano al mondo trovandolo predisposto ad accoglierli naturalmente ovunque, e soprattutto nei luoghi del comando, le donne hanno dovuto reagire e per decenni , scalando montagne, sono diventate fisiche, magistrate, ingegnere, astronaute.
Hanno compiuto passi enormi verso la parità, ma non hanno ancora vinto la loro ( la nostra) battaglia, perché sono tuttora svantaggiate in molti campi , dai servizi , al lavoro, alle pensioni , al l ’accesso alle maggiori cariche pubbliche. C’è ancora un percorso da compiere, nella politica, nelle istituzioni , nella società, nel privato. Un percorso che ci riguarda tutti ed al quale tutti dobbiamo contribuire, se vogliamo che cambi davvero la “ cultura“ del nostro Paese, ancora affetta da un eccessivo maschilismo e non priva di perduranti pregiudizi .

La grave situazione economica mondiale, le crisi che si succedono, il drammatico problema dei migranti , la violenza che percorre quasi tutti i Paesi d’Europa e del mondo, gli egoismi nazionali che si risvegliano, sono fenomeni che storicamente hanno colpi to sempre e prima di tutto, i soggetti più deboli , i lavoratori , le donne, i “diversi ” . A tutto questo, che oggi rappresenta uno dei maggiori problemi a livello mondiale, occorre reagire con forza e convinzione e con la partecipazione di tutti , se non si vuol consentire che si allontani ancora il raggiungimento degli obiettivi indicati da una norma fondamentale del la Costituzione italiana, l ’art .3.
L’ANPI , che ha seguito, condiviso e sostenuto il percorso delle donne, vede oggi con sgomento che, nel dilagare dell ’ ignoranza, dell ’analfabetismo di ritorno, dell ’ individual ismo più sfrenato, tornano sentimenti che arrivano alla negazione di diritti conquistati con molto coraggio e fatica, sentimenti che arrivano alla violenza sessuale e al l ’assassinio: quasi ogni tre giorni una donna viene uccisa da un uomo che la ritiene sua proprietà.
L’ANPI considera indispensabile una seria riflessione e una decisa capacità di reagire alla violenza maschile quale che sia la forma in cui si esprime. Ed è urgente una risposta istituzionale, politica,
culturale e sociale per difendere la parità di genere, i diritti , la dignità, la vita di tutte e di tutt i . E’ il grande tema della libertà e dell ’uguaglianza, cioè l ’anima stessa del la Costituzione. E’ una questione di civiltà.

LA SEGRETERIA NAZIONALE ANPI
Roma, 7 marzo 2017

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