domenica 13 ottobre 2019

FERMARE IL NUOVO MASSACRO DELLA POPOLAZIONE CURDA

FERMARE IL NUOVO MASSACRO DELLA POPOLAZIONE CURDA

Tutti in piazza Roma , ad Ancona, sabato 19 ottobre ore 10.30

L’Unione Europea, i singoli Governi e la comunità internazionale non possono assistere
silenti: a fronte dell’attacco della Turchia al popolo curdo occorre un intervento ampio e
incisivo.
Chiediamo che l’Italia faccia ogni sforzo diplomatico per fermare questo massacro
inaccettabile, ristabilendo condizioni di convivenza pacifica tra i popoli.
Si apra una sessione di discussione dedicata, tanto nel Parlamento italiano quanto in quello
europeo e si dia concretezza alle affermazioni di umanità.
Riteniamo intollerabili le minacce di utilizzo dei fenomeni migratori come arma di ricatto nei
confronti dell’Unione europea che, al contrario, è oggi chiamata a mostrare la forza del
proprio ruolo.
Chiediamo che si dia mandato, senza esitazioni, a una missione internazionale che agisca
per la fine delle ostilità, il rispetto dei confini, il diritto internazionale.
Chiediamo che si garantiscano i necessari soccorsi per i feriti e si tutelino i tanti profughi (in
gran parte donne, anziani e minori).
La comunità internazionale, l’Europa, l’Italia, sono ancora in debito di riconoscenza nei
confronti delle donne e degli uomini curdi che si sono battuti fino alla morte per fermare il
comune nemico “Daesh” e salvaguardare la sicurezza e la serenità della comunità
internazionale.
Su queste basi chiediamo l’adesione della società civile del territorio e delle
istituzioni, invitando tutti i cittadini ad un presidio di solidarietà con il popolo curdo
sabato 19 ottobre alle ore 10.30 in Piazza Roma ad Ancona.

Promotori e i primi aderenti:
CGIL Provinciale Ancona, Ast CISL Ancona, UIL Marche ANPI prov/com Ancona, ARCI Ancona,
Libera coord. prov. Ancona, Gulliver Ancona, UDU Ancona, Rete Studenti Medi Ancona, Tenda di
Abramo,ISCOS Marche,ANOLF Ancona

(per ulteriori adesioni: cgil.ancona@alice.it   ast.ancona@cisl.it   organizzazione@uilmarche.com )

Ancona, 11.10.2019

26 e 27 ottobre 2019 giornate nazionali di chiusura del tesseramento 2019


  • JESI sabato 26 ottobre Banchetto Corso Matteotti dalle 9.30 alle 13.00 e dalle 16.00 alle 20.00
  • CHIARAVALLE sabato 26 ottobre Banchetto in Piazza Mazzini dalle 9.00 alle 12.00
  • ANCONA Domenica 27 ottobre ore 10.00 INAUGURAZIONE nuova sede Provinciale con la presenza del Compagno Vincenzo Calò

  • E' ancora in fase di definizione la possibilità di allestire un nostro banchetto a Ostra sabato 26 ottobre. 

    Venerdi 25 o sabato 26 (stiamo definendo le varie disponibilità) in Ancona ci sarà l'incontro con "L'istituto Ellenico della diplomazia culturale" per dare avvio al progetto "La resistenza Unisce i Popoli" 

lunedì 30 settembre 2019

27 ottobre 2019 Inaugurazione nuova sede ANPI Provinciale Ancona

Il Comitato provinciale ANPI di Ancona è lieto di invitarvi DOMENICA 27 OTTOBRE 2019 dalle ore 10.00 all'inaugurazione della nuova sede dell'Anpi in Ancona che si trova in Via Menicucci 1.
All'inaugurazione parteciperà il compagno VINCENZO CALO' responsabile per l'Anpi naziobnale dell'area sud.

lunedì 29 luglio 2019

Adesione appello "La solidarietà non è reato" di Mani Rosse Antirazziste

Il Comitato Provinciale dell'Anpi di Ancona sottoscrive e condivide l'appello lanciato da Petrie Drummond e Mauro Carlo Zanella affinchè il Senato respinga la conversione in Legge del cosiddetto Decreto Legge Sicurezza Due. Alleghiamo l'appello delle Compagne e dei Compagni di Mani Rosse Antirazziste #manirosseantirazziste


La solidarietà non è un reato
Dalle ore 0.00 di oggi noi, Petrie Drummond, Manfred Bergmann e Mauro Carlo Zanella, abbiamo iniziato uno sciopero della fame contro la conversione in legge del cosiddetto Decreto Legge Sicurezza Due, che criminalizza coloro che, salvate in mare le vite di profughi, rifiutano di sbarcarli in un porto non sicuro come quelli della Libia sconvolta dalla guerra e costellata di veri lager per i migranti. Portarli, come impongono le convenzioni internazionali in un porto sicuro italiano comporta ora pesantissime sanzioni atte ad impedire le attività di ricerca e soccorso in mare delle Organizzazioni Non Governative. Ugualmente si criminalizzano le lotte sociali con pesantissime sanzioni che possono riguardare chi accende un fumogeno o attua un blocco stradale per reclamare diritti costituzionalmente garantiti come la casa, il lavoro, l'istruzione, la salute, la tutela dell'ambiente.
Nella nostra azione siamo sostenuti e incoraggiati dalle compagne e dai compagni del gruppo informale autogestito Mani Rosse Antirazziste di cui noi stessi facciamo parte, di Diamoci Una Mossa, di Digiuno di Giustizia e Solidarietà con i Migranti, di Kethane-Rom e Sinti per l’Italia, di Grennpeace e del Centro di Ricerca per la Pace di Viterbo. Le compagne, i compagni, le amiche e gli amici tutti ci sosterranno logisticamente e ci supporteranno affiancandosi a noi con digiuni a staffetta.
Dopo la fiducia estorta alla Camera dei Deputati chiediamo ai Senatori di agire in Parlamento come rappresentanti della nazione e del popolo, senza alcun vincolo di mandato ma fedeli alla Costituzione. Respingano la conversione in Legge del cosiddetto Decreto Legge Sicurezza Due, partecipando al voto. Votino contro per fedeltà alla Costituzione della Repubblica Italiana che riconosce, tutela e promuove i diritti universali della persona umana, che protegge lo straniero che fugge da guerre e dittature e da una situazione di violazione dei diritti fondamentali (quale è quella vissuta nei Paesi travolti dalla miseria e dalla fame o sconvolti dai mutamenti climatici).
Se malauguratamente anche il Senato dovesse votare sì alla nuova legge, che ci porta fuori dalla Legalità Costituzionale, dallo Stato di Diritto e dalla Umana Civiltà, sosterremo il Presidente della Repubblica che, a qu
esto punto, come Garante della Costituzione, altro non potrà fare se non rifiutarsi di promulgare la nuova Legge rinviandola nuovamente al dibattimento parlamentare.
Chiedere al Presidente di firmare questo obbrobrio sarebbe chiedergli di attentare alla Costituzione e di tradire la Repubblica.
Per questa ragione, certi della sua volontà di essere coerente con i valori della Costituzione in quanto sincero democratico intendiamo sostenerlo in questo difficilissimo momento di profondissima crisi etica della nostra Repubblica Democratica e del nostro amato Paese.
Petrie Drummond, violoncellista di Castel Volturno
Manfred Bergmann, operatore socioculturale, delegato ONG presso il Consiglio Diritti Umani ONU, Roma
Mauro Carlo Zanella, maestro elementare di Lanuvio
Per adesioni:
mauroc.zanella@gmail.com
lelenoferi@gmail.com
Seguono le firme:
Margherita Gaetani Roma, Claudio Giambelli ingegnere Roma, Franca Zucali insegnante Roma, Enrico Calamai diplomatico Roma, Gaia Pallottino geografa Roma, Francesca Cerocchi insegnante Roma, Laura Nanni insegnante Roma, Franca Rovigatti organizzatrice culturale, Ugo Balbo ingegnere, Marina Premoli traduttrice Roma, Gabriele Noferi psicologo Roma, Fabrizio Giai Arcota disoccupato Torino, Valentina Parlato redattrice Roma, Maria Giulia Amadasi professore universitario Roma, Maria Delfina Bonada giornalista Roma, Gabriella Cerretti cooperante Roma, Emanuela Pappalardo disoccupata Roma, Cristina Mattiello insegnante Roma, Antonio Sbordoni operaio Albano Laziale, Marco Tombesi Roma,
Giorgio C. Maylander ingegnere Roma, Paola Viero esperta cooperazione internazionale Roma, Clara Spallino studentessa Roma, Beatriz Moriones educatrice di comunità Roma, Monica Ardemagni dirigente Roma, Maria Antonietta Golini istituto superiore restauro Roma, Maria Grazia Calandrone poetessa Roma, Ippolita Gaetani funzionaria RAI Roma, Erica Ongaro interprete Roma, Anna Maria Rivera antropologa università di Bari, Sara Ventroni poetessa Roma, Mirella Forte Roma, Loredana Tonni insegnante Roma, Ornella Berniet fisioterapista Roma, Stefania Tonni restauratrice Milano, Cecilia Ghibaudi storica dell’arte Torino, Marlene Micheloni sociologa Roma, Elena Menzieri ricercatrice Roma, Monica Ambrosio architetto Venezia, Gioia Costa operatrice culturale Roma, Giorgio Piacentini Roma, Antonello Lapalorcia dirigente Roma, Daniela Turco redattrice scientifica Roma, Paolo Bernaglione insegnante Roma, , Diego Ruffolo orafo Roma, Luisa Laureati Briganti gallerista Roma, Fedora Filippi archeologa Berlino, Alfredo Cafasso Vitale ingegnere Roma, Beatrice Supino Roma, Elisabetta Confaloni attivista Roma, Daniela Redig De Campos e Giuseppe Caccia operatori sociali, Maurizio Rossi corista Roma, Assunta Cestaro Roma, Stefano G. Acconci bibliotecario Roma, Nunziata Tomasello USB immigrazione Viterbo, Barbara Anceschi editore Milano, Florinda Fusco scrittrice Bari, Andrea Aureli antropologo Roma, Marco Bizzoni docente Albano Laziale, Silvia Guerra filosofa Torino, Michele Cinque documentarista Roma, Michela Becchis storica dell’arte Roma, Barbara Auleta Roma, Manfred Bergmann delegato consiglio diritti umani ONU Roma, Antonella Scotton insegnante Firenze, Martino Noferi musicista Firenze, Carolina Zincone attivista Roma, Susanna Scamperle psicologa Roma, Giovanna Mori attrice Torino, Valeria Faletra impiegata Roma, Silvia Acquistapace Roma, Claudia Melotti Roma, Ludovico Pratesi critico d’arte Roma, Elisabetta Baiocco Roma, Edda Melon docente universitaria Torino, Marita Bartolazzi scrittrice Roma, Monica Stambrini resita Roma, Annamaria Robustelli insegnante Roma, Enzo Mastrobuoni Roma, Diana Pavlovic attrice Milano, Patrizia Ottolini insegnante Roma, Francesco Mapelli Milano, Ilaria Rossi Doria architetta Roma, Marina Pierani insegnante Roma, Maria Teresa Carbone giornalista Roma, Fernanda Isidori psicoanalista Roma, Rosanna Gorini ricercatrice CNR Roma, Cecilia Guzzo impiegata Roma, Andrea Costa operatore sociali Roma, Anna Cerocchi insegnante Roma, Igor Castella operaio Roma, Fanny Castella scrittrice Londra, Tess Castella fumettista Parigi, Siro Serini libero pensatore Roma, Ippolita Avalli scrittrice Roma, Paola Splendore docente Roma, Sandro Triulzi docente Napoli, Alessandra Cardelli antropologa Roma, Paola Cortellazzo docente Este, Simona Medici educatrice Roma, Carmela Taraborrelli Cini pensionata Schaffhausen, Angelo Dufour ingegnere Genova, Maria Gilberta Nuvolari insegnante, Manuela Miraglia avvocata Roma, Laura Rapisarda architetta Roma, Cinzia Bassetti grafica Roma, Luis Moriones traduttore Roma, Cinzia Di Sabatino badante Teramo, Piero Cammarano docente Roma, Giulia D’Angelo pensionata Roma, Francesca Zaccari educatrice Roma, Anna Maria Rametti insegnante Teramo, Rita Maria Pallottino pensionata Roma, Bernardo Rossi Doria urbanista Roma, Silvia France Cipriani psicoterapeuta Roma, Francesco Martone ex-senatore Roma, Serenella Alliney Perrotta pensionata Roma, Adele Cataldi medico Roma, Claudio Pacella medico Roma, Sancia Gaetani biologa Roma, Ilaria Tocchi dirigente di comunità Firenze, Maria Rovigatti operatrice culturale Roma, Maddalena Lo Fiego educatrice Pistoia, Aurora Malanzano insegnante Ercolano, Anna Alfieri pensionata Portici, Rosario D’Auria pensionato Portici, Marta d’Auria redattrice Portici, Paolo Garofano docente Lanuvia, Marcello Di Giovanni docente Portici, Paolo Visentin impiegato Roma, Luigi Galloni avvocato Roma, padre Giorgio Ghezzi religioso sacramentino Modugno di Bari, Eliseo Tambone Corato di Bari, Sergio di Vito docente Caserta, Eliana Iocchi funzionaria Roma, Anna Maffei pastora battista Milano, Elisabetta Canitana medico Roma, Antonio Sani insegnante Roma, Ana Lung opeatrice sanitataria Roma, Emnanuele Casalino pastore battista Roma, Raul Mordenti docente Roma, Laura Mascini insegnante Lanuvio, Maria Lo Fiego docente Roma, Deborah D’Auria docente Pomezia, Michele Azzeri disoccupato Aprilia, Emanuela Petrolati insegnante Roma, Viviana Duca casalinga Roma, Marco D’Aloisi dirigente Roma, Arianna D’Aloisi studentessa Roma, Alessandra D’Aloisi studentessa Roma, Luigina Ponzo pensionata Frascati, Annamaria Ponzo pensionata Frascati, Cristina Arcidiacono pastora battista, Marta Maffia ricercatrice, Massimo Aprile pastore battista Milano, Antonio Pascale Conversano di Bari, Peppe Sini pubblicista Viterbo, Daniela Di Carlo pastora valdese Milano, Giuseppina Natale insegnante Roma, Maria Palozzi bibliotecaria Roma, Maurizio Negri libraio Roma, Antonella Bukovaz insegnante San Pietro al Nauisone Udine, Fiorenza Mormile insegnante Roma, Alessandro Gianni direttore delle campagne Greenpeace Italia.

venerdì 5 luglio 2019

Luglio antifascista in Provincia di Ancona



  •   7 Luglio 2019 LIBERAZIONE OSIMO ore 21.00 Palazzo Comunale Osimo
    ·        7 Luglio 2019 COMMEMORAZIONE ECCIDI CHIGIANO E VALDIOLA ore 17.00 Località Ponte di Chigiano
    ·        7 Luglio 2019 ESCURSIONE AL LAGO DI PILATO  https://www.facebook.com/events/626746401175880/
    ·        7 Luglio 2019 COMMEMORAZIONE DEI MARTIRI DEL 29 GIUGNO 1944 ore 10.45 sede Comunale Staffolo
    ·        11 Luglio 2019 FESTA DEI POPOLI Forte Altavilla Ancona
    ·        12 Luglio 2019 FESTA DEI POPOLI Forte Altavilla Ancona
    ·        13 Luglio 2019 FESTA DEI POPOLI Forte Altavilla Ancona
    ·        14 Luglio 2019 LIBERAZIONE CERRETO D’ESI
    ·        18 Luglio 2019 COMMEMORAZIONE LIBERAZIONE ANCONA ore 9.30 Porta Santo Stefano Ancona
    ·        18 Luglio 2019 CENA DELL’ANPI ore 20.00 Circolo Concordia Sbandati Ancona  https://www.facebook.com/events/353389451990743/
    ·        19 Luglio 2019 CENA SOCIALE PER MEDITERRANEA ore 20 CLS Fabbri Jesi https://www.facebook.com/events/677666166081897/
    ·        20 Luglio 2019 FESTA LIBERAZIONE CHIARAVALLE
    ·        20 Luglio 2019 FESTA LIBERAZIONE CHIARAVALLE
    ·        20 Luglio 2019 LIBERAZIONE JESI
    ·        21 Luglio 2019 FESTA LIBERAZIONE SERRA SAN QUIRICO ore 16.00 Parco Gorgovivo Serra San Quirico
    ·        25 Luglio 2019 PASTASCIUTTA ANTIFASCISTA Senigallia
    ·        25 Luglio 2019 PASTASCIUTTA ANTIFASCISTA Skate Park Osimo










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sabato 22 giugno 2019

Orazione ufficiale di Marta Manzotti per il 75#Anniversario dell'Eccidio dei Martiri di Montecappone di Jesi


Buonasera a tutti, perdonate se mi trema la voce ma l’emozione di essere qua a parlare di questa ricorrenza … fa un certo … effetto!
Voglio innanzitutto porgere un saluto ai familiari e ai parenti di questi sette giovani, con la consapevolezza che nessun discorso potrà cancellare la violenza subita. Un saluto alle Autorità civili e militari, a tutte le Associazioni  e a tutti  coloro che con la loro presenza, oggi,  vogliono onorare il ricordo di questi giovani Partigiani morti per la Libertà.
Quando mi è stato proposto di essere l’oratrice, qui, oggi, in un giorno così importante mi sono chiesta “chi? Io?”  Però poi riflettendoci mi sono detta “Si, io. Qualcosa da dire ce l’ho!” Sono Marta Maria Manzotti, laureata in Filosofia a Macerata. Ora sono una volontaria del servizio civile e  curo il progetto dell’Arci servizio civile “ La memoria dalle storie locali all’educazione alla pace”, grazie al quale sono entrata in contatto con questa realtà. Dedico due righe a questo progetto che mi ha aperto tante porte da scoprire, tra cui questa appunto.
Trasformare la Memoria come forma di azione non violenta per educare il prossimo ai valori della Pace e solidarietà.  Questo è l’obiettivo.  Poniamo continua attenzione dedicando giornalmente tempo alla Ricerca sempre più approfondita su eventi che hanno coinvolto (e sconvolto ) pesantemente la nostra società. Mi riferisco alla terribile e disumana Soluzione finale del problema ebraico, ovvero la Shoa, e alla ribellione a quel regime nazifascista, ovvero, al movimento di Liberazione in Italia. Vogliamo far sì che la Memoria insieme alle celebrazioni annuali che la riguardano si trasformino in uno stile di vita concreto. In un modo di pensare non solo teorico ma pratico. TRASFORMANDO QUINDI L’EVENTO IN QUOTIDIANITà,  in qualcosa non di vecchio e di antiquato ma contemporaneo. E come ? Risvegliando la consapevolezza della nostra storia.  In questo momento stiamo somministrando questionari a giovani dai 18 ai 30 anni con l’intenzione non solo di valutare il grado di sensibilità e di percezione storica ma anche e soprattutto di generare in loro una riflessione interiore in un momento successivo.  È un progetto a rete che vede coinvolte più regioni e città quindi si è creato un spazio di ricerca e di confronto che riguarda la nazione intera. Il dialogo coinvolge in primis noi stessi con le materie, leggiamo, studiamo e questa conoscenza che ci entra dentro trasforma la nostra percezione, risveglia in noi la voglia di confrontarci con altri, secondo i valori del rispetto e dell’apertura mentale e della diversità  (per esempio noi volontari di questo progetto, provenienti da territori diversi, ci siamo incontrati tutti a Roma e insieme ci siamo potuti conoscere e confrontare). Infine c’è la volontà di espandere questo dialogo alla nazione intera. Stimolarla ad avviare un dialogo con il passato e ad avviare una trasformazione interiore . Perché possiamo cambiare il fuori, solo iniziando da noi stessi e dalle nostre radici. Questo è tutto quello che sto imparando in questo anno di Servizio civile universale e l’essere qui oggi, mi riempie il cuore. Nessuno mi obbligava a proseguire ma queste due realtà il Servizio Civile e l’ANPI hanno destato in me una fame di conoscenza e di approfondimento di questi argomenti, hanno fatto nascere in me tante riflessioni e tanti interrogativi.  Ho potuto partecipare il 24 Aprile alla Deposizione delle corone con il giro dei cippi, ed è stata un’esperienza emozionante e toccante, in cui, appunto, ho potuto toccare con mano e soprattutto con il cuore i luoghi della Memoria e respirare la volontà di ricordare coloro che sono morti ed hanno combattuto per la Libertà.

Fin da piccola ho sempre avuto una certa predisposizione per un mondo trasognante, spensierato dove alberi piante fiori uccellini e altre creature potessero respirare felici e io potessi correre, saltare in mezzo a loro. Li, in quel mondo, l’unico battito importante che avrebbe fatto vibrare tutto il corpo e l’anima sarebbe stato quello del cuore. E L’unica esplosione di luce sarebbe stata quella che avrebbe bagnato e inondato i miei occhi gioiosi di vita.  Una bella visione ,vero? Altro che spari e bombardamenti.
Sono cresciuta in queste campagne con i miei nonni, Zelinda e Armando Manzotti. Lui ha combattuto per la libertà e tanto, entrambi, mi hanno raccontato e insegnato. Mi ricordo ancora, quando ero piccola e passavo tutto il mio tempo in loro compagnia, di quando la sera (perché spesso dormivo da loro) mi veniva posta la fatidica domanda : “vuoi che ti racconta una storia Nonna o Nonno?” Naturalmente preferivo le storie di fanciulle, gattini … Mi ricordo che provavo ad ascoltare i racconti di Nonno ma mi rimandavano immagini troppo cruente e mi ricordo tutt’ora di quando sentivo i passi di nonno, di notte, per la casa, girare insonne e un certo odore di sigaretta cresceva nell’aria. Me lo ricordo agitarsi tra le coperte nel buio. A lui non bastava dire “no” e chiudere gli occhi per dimenticarsi di quelle immagini. Aperti o chiusi, i suoi occhi, le avevano assorbite e ora, le dovevano contenere .  Anche i partigiani Armando e Luigi Angeloni, Vincenzo Carbone, Francesco Cecchi, Calogero Graceffo, Alfredo Santinelli e Mario Saveri avrebbero preferito le storie della nonna e come me evitare storie violente che, invece, hanno dovuto non solo ascoltare e vedere ma … vivere.

20 Giugno 1944. << Stavo salendo le scale della mia abitazione>> Racconta nel suo libro “La storia attorno casa 1930-1948” Nello Verdolini  << quando dalla finestra spalancata vidi passare i ragazzi rastrellati, una ventina, tutti in fila uno dietro l’altro, in mezzo alla strada. Fra loro c’era anche Peppino d’Assunta >> ; << All’altezza dell’incrocio di Santa Caterina un altro ragazzo che stava ritornando a casa, Alfredo Santinelli, venne obbligato con le armi a seguire gli altri, ed egli andò in mezzo ai suoi amici quasi di buon grado. Nella via, passato il rastrellamento fascista, tutti ritornarono alle loro occupazioni. I genitori, i parenti dei ragazzi portati via pensavano che da un momento all’altro sarebbero stati rilasciati. Solamente Gigetto Tittarelli, il sarto, padre di Peppino, dopo un po’ inforcò la bicicletta e andò a vedere. Ritornò col figlio sulla canna della bicicletta. La gente gli andò attorno per sapere. Peppino, piccoletto, biondino, era bianco come un cencio. Si capiva che aveva avuto una gran paura. (Sembrava più piccolo di quello che era e lì per lì non disse un granchè, era come paralizzato)  A monosillabi disse che i fascisti li avevano fatti mettere tutti a ridosso di un muro, con il viso rivolto alla parete. Con minacce ed urla volevano sapere dove fossero i partigiani. Spararono alcune scariche di mitra, senza colpirli, facendo loro credere che li stavano fucilando.  Tutti in via Roma erano convinti che l’avventura per quei ragazzi si sarebbe risolta con una spaurita e che, così come era stato rilasciato Peppino, presto sarebbero stati rilasciati tutti gli altri. Non fu cosi!  A Monte Cappone si seppe poi, i ragazzi furono fatti sfilare davanti ad una porta, ad uno ad uno. Dentro al buio, c’era il comando fascista insieme alla ragazza che aveva detto di essere profuga e che era ospitata nell’appartamento di Elena. In effetti, essa era una delatrice di Fabriano in forze al comando fascio repubblicano di Jesi ed amante di un tenente dell’esercito della RSI. In base alle indicazioni di costei, i giovani vennero divisi in due gruppi: quello più numeroso, dopo essere stato intimidito e terrorizzato, venne mandato a casa. L’altro, di sette giovani, fu ritenuto composto da partigiani e trattenuto . >>
Si sa che i familiari di questi sette ragazzi cercarono di estrapolare informazioni, notizie da quelli liberati ma … erano fuggiti tutti.  Andarono a Montecappone ma i fascisti dissero loro che non c’era nessuno li. I contadini, pero, che abitavano li vicino .. avevano assistito alla crudeltà a cui quei poveri ragazzi erano stati sottoposti ma non ebbero cuore di dire nulla. Solo al mattino successivo, quando i fascisti se ne andarono sfilando per via Roma portando in processione i ritratti di Mussolini, i familiari ritornarono nello stesso posto e trovarono in un fossato i corpi martoriati dei loro ragazzi, martoriati da una ferocia disumana. Tanto che erano a stento riconoscibili.  Nello Verdolini conclude il racconto di questo triste e crudele episodio: << Avevano subìto il martirio, ma non diedero nessuna informazione, né rivelarono i nomi dei partigiani che bene conoscevano. Di fronte alle minacce, al terrore e alla morte più atroce non parlarono, non tradirono i loro compagni. Li ricordo tutti: Gigetto del cementista (Luigi Angeloni), 18 anni,mio amico d’infanzia; Armando, 25 anni,suo fratello; Alfredo Santinelli, 18 anni; Francesco Cecchi, 18 anni,che tante volte avevo sentito cantare con la sua bella e chiara voce “Bella ciao”; Mario Saveri, 23 anni; Enzo Carbone, calabrese e Calogero Grasceffo, siciliano, entrambi militari ventenni, che avevano trovato rifugio nella nostra città dopo l’8 settembre>>
Ho trovato storie davvero agghiaccianti sulla nostra città nel periodo prima della liberazione, un clima di terrore fatto da fascisti e tedeschi minacciosi che giravano per Jesi, un’ infinità di allarmi aerei ed incursioni violente. Le vorrei citare tutte ma il tempo è breve. I miei studi filosofici mi portano a riflettere sui fatti di quei giorni.
VIVERE. Cosa significa Vivere?  La realtà che sta al di fuori di noi  siamo poi cosi sicuri che sia cosi diversa dal sogno?  È bastato un singolo uomo a sognare un mondo in cui il razzismo e il totalitarismo predominassero per far si che diventasse un’orribile realtà.  Il sogno, dunque, può sfociare nella realtà e la realtà nella follia. Quando comprendiamo che la realtà non è quella che vediamo ma quella soprattutto che scegliamo di vedere o è la nostra cura, in quanto ci possiamo risvegliare ed essere più consapevoli, o, se non ci si accorge delle illusioni create, è l’origine di una malattia/nevrosi. Gli uomini, infatti, da sempre desiderano e rivolgono l’attenzione verso quello che vedono fuori di sé e che sentono di non avere. Percepiscono di non essere abbastanza, di essere difettosi, manchevoli di qualcosa e questa è l’origine della paura e della violenza. Le guerre, l’odio, l’invidia, la ricerca del potere … Le persone non si accorgono di essere uguali al prossimo, nella stessa condizione esistenziale sognante (si, “sognante” perché sono proprio i sogni che consapevolmente o non, ci muovono ogni giorno e ci condizionano), individui irrequieti in cerca di qualcosa che colmi il vuoto e l’insicurezza che esso genera … e non vedono che la ricchezza è nel condividere. È lo spazio che accoglie nuovi mondi: il sogno dell’altro. Apertura. Vi sto parlando tanto del sogno perché è da li che i nostri pensieri, la nostra vita, la nostra società e la nostra cultura hanno inizio. È per questo che per evitare di rifare gli stessi errori è importante imparare a sognare . è importante sognare con Responsabilità.
Questi uomini hanno davvero vissuto l’inferno, hanno combattuto per ribellarsi e non si sono arresi di fronte alla cecità e alla follia umane. Mi viene in mente “Noi non abbiamo certezza, abbiamo solo la speranza” , questa è una citazione del Filosofo Ernst Bloch, che, a mio parere, esprime l’animo di chi non si è arreso e ha continuato a coltivare la Speranza come espressione dell’istinto umano. Sempre secondo Bloch, infatti, “La Speranza è il più umano di tutti i moti dell’animo e accessibile solo agli uomini: al tempo stesso si riferisce all’orizzonte più ampio e più luminoso “ perché è proprio grazie a questo sentimento che anche nel buio più oscuro quale, paradossalmente può essere proprio il presente immediato, perché …  ci rendiamo conto che in realtà non c’è nulla di più oscuro di questo attimo, proprio questo, il presente, ora. I  partigiani lottavano nell’incognita di come sarebbe andata a finire ma il fuoco della ribellione e della Speranza li incoraggiava ad andare avanti, a non fermarsi . La Speranza creava in loro Luce e stimolo. I combattenti per la Resistenza hanno corso il rischio, hanno avuto fede nei loro ideali e nei loro sogni. Hanno seguito la voce della speranza che li animava al fine di poter cambiare quell’incubo in cui l’Italia era sprofondata. Ci hanno creduto, fino alla … Morte.
Quando leggo queste storie fatte di dolore, di violenza ma anche di ideali e alti valori mi viene spontaneo fare il paragone con la società attuale in cui sono cresciuta. Oggi abbiamo tutto. Non ci manca nulla eppure … sento che qualcosa di importante sta svanendo. L’autenticità. Siamo terrorizzati dal prossimo soprattutto se diverso, l’invidia e la voglia di essere migliori e più potenti dei nostri vicini ci sovrasta, apparire felici e spensierati e belli è un dovere per la sopravvivenza sociale. Ma dove è l’autenticità? Dove è la presa di coscienza di essere in un modo e non in un altro? Dobbiamo essere tutti simili e nella somiglianza essere migliori. Io dico che la bellezza e l’autenticità della diversità è ciò che ci rende simili. Ed è meraviglioso. Quei partigiani erano ognuno una personalità diversa, un fisico diverso ma non importava, quello che contava era il fuoco che scorreva nelle loro vene e alimentava il coraggio di ribellarsi alle mostruosità di una società che voleva tutti i cittadini succubi e schiavi di uno stesso pensiero claustrofobico privo di libertà di espressione e soprattutto privo di umanità. Essere Partigiani , come per definizione, è non cadere nell’oblio dell’indifferenza e spersonalizzazione. Essere partigiani è scegliere di essere in un modo e non in un altro. È SCEGLIERE, l’azione più importante che possiamo fare nelle nostre vite. L’essere che siamo e diventiamo è frutto di una nostra continua responsabilità quotidiana per cui prendiamo coraggio di dire NO a ciò che sentiamo essere un NO e dire con forza e ad alta voce ciò che è SI. Il bene e il male esistono ma io credo fermamente che, se si abbattono e superano tutti muri che abbiamo creato intorno ai nostri cuori attraverso convenzioni, nozioni non sentite, fredde, attraverso fobie e paure … io credo che i nostri cuori sappiano riconoscere ciò per cui vale la pena lottare . Come diceva Jaspers:  “L’esserci è il mio esserci”. La nostra esistenza ci appartiene e spetta a noi renderla memorabile esprimendo appieno la nostra autenticità e umanità. Perché ognuno di noi può fare la differenza. Sappiamo tutti, credo, quanto l’ansia, la depressione, le lamentele, la pigrizia, LA RABBIA siano contagiose. Ci facciamo da specchio quotidianamente e comunichiamo soprattutto senza parole ma con il tatto. A differenza di come la Realtà possa apparire frammentaria e di come l’altro possa apparirci appunto “altro” e le parole non sono che veicoli, il nostro essere sfiora quello di chi abbiamo affianco ed è la comunicazione più forte e vera: quella del nostro Essere che tocca un altro Essere, L’essere è qualcosa che si tocca, è qualcosa che è abbracciato da qualcosa di ulteriore. L’essere è quel qualcosa che ci tiene legati, in relazione. Diceva Campanella  << Non può sentirsi mai la cosa che non si tocca >> ,<< ogni senziente sente in quanto pate >> e se cominciamo oggi,tutti, a praticare l’autenticità e l’umanità, un piccolo mattone verso una storia migliore è posto.

Questi sette giovani partigiani hanno fatto una scelta. Hanno seguito il loro sogno di migliorare la realtà e di fare la differenza. Ci hanno creduto fino alla fine ma …
Muoiono solo le illusioni e le mode,
L’Autenticità è Eternità.  Per questo, siamo qui oggi. Perché i loro ideali sono VIVI e VIVA è la Resistenza.





Marta Maria Manzotti


20 Giugno 2019

martedì 30 aprile 2019

ANPI: 5X1000



Carissima/o,
è grazie ai nostri iscritti e simpatizzanti, alla loro dedizione, se riusciamo a mantenere alti gli ideali della Resistenza che, con il sacrificio di donne e uomini, ci ha dato la Carta Costituzionale fondamento primo del nostro sistema democratico e della nostra convivenza civile.
In questi ultimi mesi, la nostra Associazione è stata presa di mira in modo continuo ed aggressivo - anche da parte di rappresentanti delle Istituzioni - nel tentativo di gettare discredito su di noi e dunque di porre ostacoli alla nostra azione.
Si tenta di colpire l’ANPI anche diminuendo i contributi statali, un vero e proprio impianto strategico, dunque, preciso e minaccioso che ci preoccupa molto.
La nostra Associazione vive, come sapete, grazie al contributo delle tessere, ma anche a quello, sempre più decisivo, del 5x1000.
Ti chiedo, quindi, di sostenerci, destinando il 5x1000 all’ANPI, alla nostra, alla tua Associazione, per proseguire nel nostro impegno quotidiano.
Ti allego il manifesto della nostra campagna dove troverai tutte le indicazioni operative per la destinazione.
Certi della tua attenzione e adesione, ti invio calorosi saluti resistenti.

Il Presidente Provinciale
Daniele Fancello


venerdì 26 aprile 2019

XV Premio Nazionale Fabrizi 28 aprile Osimo teatro la Nuova Fenice ore 17.00


Un traguardo non scontato quello delle 15 edizioni del Premio Nazionale “Renato Benedetto Fabrizi”.
Un riconoscimento nato con l’intento di premiare partigiani e storici locali che ha invece dimostrato la sua forza e le sue potenzialità valicando i confini della regione fino a diventare un simbolo del nuovo impegno dell’ANPI nella trasmissione della memoria e dei valori alle nuove generazioni.
Il Fabrizi premia infatti quelle personalità che quotidianamente mettono in atto e danno forma a quei principi e quei valori che sono pilastri della nostra Carta Costituzionale.
Al centro dell’impegno che la sezione di Osimo si è assunta con la conferenza d’organizzazione, tenutasi a fine gennaio, c’è la volontà di ridare voce ad un metodo differente di fare politica rispetto a quello attuale, basato sul confronto delle idee e non sulla demonizzazione dell'avversario,  su un linguaggio rispettoso dei ruoli e dei cittadini, tutti nessuno escluso, e soprattutto sul rispetto delle istituzioni repubblicane.
Gli emeriti di questa 15.ma edizione rappresentano e incarnano al meglio lo slogan che l’ANPI ha coniato per il 2019 e che campeggia sulle proprie tessere: “l’umanità al potere”.
Domenica 28 aprile dalle ore 17 saranno con noi sul palco del teatro La Nuova Fenice: Jole Mancini, Enrico Calamai, Gino Murgi, Ottavia Piccolo, Amnesty International Italia e i Modena City Ramblers.
Jole Mancini, partigiana romana, 99 anni, è testimone delle torture perpetrate dai nazisti ai danni dei carcerati in via Tasso; da 75 anni testimonia con tutte le proprie forze il valore della libertà e la fermezza della sua scelta di staffetta di non rivelare i nomi dei suoi compagni, compreso suo marito, nonostante gli interrogatori che subì da parte di Eric Priebke.
Molti hanno accomunato la storia di Enrico Calamai a quella di Oskar Schindler: Calamai, giovane vice console a Buonos Aires durante il golpe di Videla, riuscì, così come tentò di fare già precedentemente nel Cile di Pinochet, a mettere in salvo più di trecento perseguitati politici dal regime militare sottraendoli ai così detti voli della morte, rischiando esso stesso la propria vita.
Gino Murgi è il sindaco di Melissa, comune del crotonese, già terra di lotte contadine nel lontano 1949 quando i contadini cominciarono a chiedere il rispetto del provvedimento ministeriale che assegnava loro parte delle terre incolte dei proprietari latifondisti, pretendendo solo “pane e lavoro”.  Il prezzo pagato per quelle rivendicazioni fu l’uccisione di tre giovani manifestanti il 30 ottobre ’49 da parte della polizia. E i cittadini odierni di Melissa, che portano sulle proprie spalle il peso di quella storia, non hanno esitato a soccorrere, con a capo il loro sindaco, il 10 gennaio scorso, in piena notte, chi oggi chiede un futuro, proprio come i loro padri anni prima, aiutando un barcone di curdi che stava affondando davanti le loro coste. A bordo circa 150 persone tra cui alcuni bambini e un neonato di 3 mesi: tutti salvi grazie alla generosità dei melissesi.
Ottavia Piccolo e i Modena City Ramblers sono i cantori del nostro tempo, a dimostrazione che i valori e le storie, per non cadere nell’oblio, hanno bisogno di simboli per essere trasmessi di generazione in generazione, e quei simboli sono le note delle canzoni dei Modena o il teatro impegnato della Piccolo.
“Tutti gli esseri umani nascono liberi ed eguali in dignità e diritti. Essi sono dotati di ragione e di coscienza e devono agire gli uni verso gli altri in spirito di fratellanza.” Questo il primo articolo della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani. Ma questi altri non sono che i principi che sancisce anche la nostra costituzione e sono quelle stesse motivazioni che spinse Peter Benenson a fondare nel 1961 Amnesty International, un’associazione che ha quindi radici comuni con l’ANPI e con tutti coloro che fanno dell’articolo 3 della nostra Carta la ragione del proprio essere cittadini.
La conduzione della serata sarà affidata al giornalista, scrittore ed ex inviato di guerra Pino Scaccia, già emerito dell’edizione 2017. Interventi musicale del M° Daniele Cecconi.





domenica 14 aprile 2019

25 APRILE FESTA DELLA LIBERAZIONE 2019 TUTTI GLI EVENTI IN PROVINCIA DI ANCONA (in aggiornamento)


25 APRILE FESTA DELLA LIBERAZIONE 2019
TUTTI GLI EVENTI  IN PROVINCIA DI ANCONA

AGUGLIANO
    25 aprile ore 11.00 deposizione corone e intervento di GIORDANO VECCHIETTI

ANCONA
    17 aprile ore 11.00 Officine Rotabili Trenitalia deposizione corone e intervento di TAMARA FERRETTI
    17 aprile ore 21.00 Teatro Sperimentale spettacolo L'ARIA DELLA LIBERTA' con TOMMASO MONTANARI https://www.facebook.com/events/324648124902547/
    18 aprile ore 8.30 deposizione corone partenza dal Cippo di Porta Pia
    25 aprile ore 10.00 Corteo e Manifestazione interventi di GUIDO LORENZETTI e DANIELE FANCELLO
    26 aprile ore 10.00 Cimitero degli Alleati deposizione corona e intervento di ANDREA GONNELLA
    27 aprile ore Piazza Ugo Bassi manifestazione e deposizione corone intervento di TAMARA FERRETTI
    5 maggio 75° Anniversario dell'Eccidio di Arcevia BUS PER ARCEVIA e PRANZO PROVINCIALE DELL'ANPI (Partenza ore 8.00 Prenotazioni al 3402367345 o 071 203237 o anpiancona@gmail.com)

ARCEVIA
    25 aprile ore 10.00 Monte Sant'Angelo SCRIVIAMO LA LIBERAZIONE
    3 maggio ore 21.00 Teatro Misa “E QUESTO IL FIORE” Spettacolo del CANZONIERE DELL'ANPI e ARCI VOCE
    4 maggio ore 21.15 Teatro Misa Spettacolo “NUVOLE” Da Firenze ad Assisi con la libertà nascosta nella bicicletta di Gino Bartali
    5 maggio 75° Anniversario dell'Eccidio del Monte Sant'Angelo a seguire alle ore 13.00 PRANZO PROVINCIALE DELL'ANPI

BARBARA

BELVEDERE OSTRENSE

CAMERANO
    12 aprile ore 11.30 incontro studenti I.C Silvio Pellico
    25 aprile ore 9.30 deposizione corone a seguire inaugurazione mostra “LIBERI TUTTI”  https://www.facebook.com/events/991587267896874/
    27 aprile ore 17.30 sala convegni palazzo comunale incontro con PINO SCACCIA

CAMERATA PICENA
    26 Aprile istallazione opera collettiva
    27 aprile ore 9.00 incontro degli studenti con PAOLO ORLANDINI
     
CASTELBELLINO

CASTELFIDARDO
    12 aprile Incontro scuola media Mazzini con MARIA CAVATASSI
    25 aprile ore 10.30 Salone degli stemmi Celebrazione festa della Liberazione intervento di ELISA BACHIOCCHI  e ANAHITA DOWLATABADI  https://www.facebook.com/events/293034008277090/
    25 aprile ore 21.30 on stage concerto dei Sambene  https://www.facebook.com/events/2885315054819713/

CASTELLEONE DI SUASA

CASTELPLANIO
    25 aprile Celebrazione Festa della Liberazione intervento di MARIO CARASSAI

CERRETO D'ESI
    25 aprile ore 9.00 Celebrazione Festa della Liberazione intervento di NICIA PAGNANI

CHIARAVALLE
    25 aprile Celebrazioni Festa della Liberazione
    2 maggio ore 21.00 Teatro Concerto spettacolo SAMBENE

CORINALDO

CUPRAMNTANA
    25 aprile ore 21.00 concerto della liberazione “Ma sono mille papaveri rossi” intervento di DANIELE FANCELLO

FABRIANO
    22 aprile ore 18.00 commemorazione Engles Profili intervento di MATTIA TISBA
    25 aprile ore 8.00 deposizione corone a seguire Festa della Liberazione intervento di GIACOMO SCORTICHINI
    2 maggio GIORNATA DELLA RICORDANZA

FALCONARA MARITTIMA
    25 aprile ore 14.30 parco Kennedy FALKATRAZ

FILOTTRANO

GENGA
·         25 aprile ore 11.30 “Non ti scordar di me” a cura del Teatro del Bagatto https://www.facebook.com/events/1236449226520823/?notif_t=plan_user_invited&notif_id=1555663460115199

JESI
    24 aprile ore 14.30 deposizione corone partenza dalla sede comunale
    24 – 28 aprile Palazzo dei Convegni mostra ERAVAMO COME VOI
    25 aprile ORE 10.30 Celebrazioni Festa della Liberazione e intervento di DANIELA BARBARESI   https://www.facebook.com/events/1289045957966477/
    25 aprile ore 13.00 Bocciodromo Pranzo del 25 Aprile e concerto dei SAMBENE   https://www.facebook.com/events/316207425708231/
    25 aprile palazzo dei convegni ore 17.30 concerto dei SAMBENE
    27 aprile ore 11.00 Premio Calamandrei a Giovanni Maria Flick
    27 aprile ore 18.00 palazzo dei convegni VI CUNTO E CANTO LA LIBERTA'
    27 aprile ore 21.00 teatro Pergolesi UN GRAMSCI MAI VISTO di e con ANGELO D'ORSI e il CANZONIERE DELL'ANPI https://www.facebook.com/events/2104145616287138/
    28 aprile ore 10.30 75° Anniversario dell'eccidio di Via Cannuccia

LORETO

MAIOLATI SPONTINI
    25 aprile ore 9.15 inizio celebrazioni Festa della Liberazione intervento di ERO GIULIODORI

MERGO

MONSANO
    25 aprile ore 10.00 celebrazione festa della Liberazione intervento di ALESSANDRO BIANCHINI

MONTEROBERTO
·         25 aprile ore 9.50 Piazza Roma

MONTE SAN VITO
    25 aprile ore 9.30 Celebrazione festa della Liberazione intervento di VITO D'AMBROSIO

MONTECAROTTO

MONTEMARCIANO
    25 aprile ore 9.45 celebrazione 25 aprile intervento di CONCETTA CONTINI

MORRO D'ALBA

NUMANA

OFFAGNA
·         25 aprile ore 16.00 Museo della Liberazione di Ancona deposizione corona a seguire “Il ruolo della donna italiana dal fascismo alla democrazia.

OSIMO
    25 aprile celebrazione Festa della Liberazione intervento di NICCOLO' DURANTI
    28 aprile ore 13.00 “Pranzo dei Partigiani prenotazioni anpi
    28 Aprile ore 17.00 Teatro “La Nuova Fenice”  PREMIO NAZIONALE ANPI FABRIZI https://www.facebook.com/events/2483864908292775/

OSTRA
    25 aprile ore 9.00 Corteo e deposizione corone e a seguire intervento di  STEFANIA BENATTI
    26 aprile ore 21.00 Teatro la Vittoria concerto dei SAMBENE

OSTRA VETERE

POGGIO SAN MARCELLO

POLVERIGI

ROSORA

SAN MARCELLO

SAN PAOLO DI JESI

SANTA MARIA NUOVA

SASSOFERRATO
·         17 aprile incontro con gli studenti “La resistenza dei sette fratelli Cervi”
·         25 aprile ore 8.30 deposizione fiori in omaggio ai Partigiani caduti
    27 aprile “Sentieri partigiani” incontro con gli studenti con i Sambene

SENIGALLIA
    23 aprile ore 17.30 Biblioteca Comunale IO CHE CONOSCO IL TUO CUORE con ADELMO CERVI
    25 aprile ore 9.15 deposizione corone a seguire commemorazione. Ore 12.00 festa al Foro Annonario.
    30 aprile ore 10.00 Liceo scientifico E. medi incontro con VITO D'AMBROSIO

SERRA DEI CONTI
    25 aprile ore 10.30 deposizione corone e corteo
    5 maggio ore 13.00 Centro Sociale l'incontro PRANZO PROVINCIALE ANPI ANCONA prenotazioni al 3402367345 oppure cpanpiancona@gmail.com (costo 15 euro)

SERRA SAN QUIRICO
    13 aprile incontro scuola media Don Costantini con CLAUDIO MADERLONI
    25 aprile celebrazione Festa della Liberazione intervento di ERO GIULIODORI

SIROLO

STAFFOLO
    25 aprile ore 10.00 Piazza 4 novembre
    25 aprile ore 21.00 teatro Cotini CANTO LA LIBERTA' spettacolo del CANZONIERE DELL'ANPI e ARCI VOCE

TRECASTELLI

    25 aprile ore 10.30 CAMMINATA DELLA LIBERAZIONE intervento di ELENA MORBIDELLI e LUANA ANGELONI  https://www.facebook.com/events/2182848068496157/