giovedì 27 ottobre 2016

SE GUARDI CON IL CUORE NON C'E' DIFFERENZA

"Né Giulietta, né Romeo" è il primo film-commedia diretto da Veronica Pivetti e scritto dalla sua sceneggiatrice e socia Giovanna Gra. Non è riuscito a trovare adeguata distribuzione cinematografica a causa del tema trattato: i rapporti interfamiliari e intergenerazionali che si creano dopo che il ragazzo più giovane della famiglia, Rocco, rivela alla mamma di essersi innamorato di un compagno di scuola. Per questo Veronica e Giovanna, insieme alle associazioni che ne hanno riconosciuto il valore artistico e sociale, lo stanno portando "mano nella mano" in sale cinematografiche e scuole: per dibatterne insieme al pubblico, agli studenti, ai loro genitori, ai loro insegnanti.
Con tanta ironia, divertimento, ma anche profondità e realismo, Veronica e Giovanna hanno saputo descrivere tutte le dinamiche che esplodono in una famiglia apparentemente progressista e colta quando "irrompe" in essa l'omosessualità, così come l'esplodere degli equilibri nei rapporti tra pari, soprattutto a scuola.
Il film ha ottenuto il Patrocinio di AMNESTY INTERNATIONAL ITALIA e, nelle Marche, quello del GARANTE DEI DIRITTI (Ombudsman) REGIONALE.
Al termine della proiezione discuteremo in sala con Veronica, Giovanna e, per la prima volta, con la straordinaria co-protagonista, PIA ENGLEBERTH, che interpreta il ruolo di una strepitosa quanto eccentrica nonna.
Un film per le famiglie, per ridere e per pensare senza pesantezza ma con profondità.
INGRESSO A OFFERTA LIBERA.

NO ALLA MAFIA – SOSTENIAMO NINO DI MATTEO”

Il Comitato provinciale di Ancona ha aderito alle iniziative proposte in sostegno del Magistrato Nino Di Matteo, pertanto vi invitiamo a partecipare numerosi

INVITO

A seguito delle allarmanti notizie di stampa diffuse nei giorni scorsi, che riferiscono di una proposta del CSM di trasferimento straordinario da Palermo del Dott. Antonino Di Matteo, sostituto procuratore presso il Tribunale di Palermo, per un concreto e imminente attentato che si sta progettando a carico del medesimo con centinaia di kg di tritolo, il gruppo di Agende Rosse “C. Alberto Dalla Chiesa e E. Setti Carraro” di Ancona e provincia ha deciso di organizzare alcune iniziative a sostegno del magistrato, coinvolgendo le Istituzioni locali, le Associazioni presenti sul territorio, le scuole, la cittadinanza, i Comuni che (insieme a quello di Jesi) hanno conferito la cittadinanza onoraria al Dott. Di Matteo.
Vogliamo rompere il silenzio sulla vicenda che lo riguarda e per questo riteniamo di dover portare più persone possibili a conoscenza della sua storia, personale e professionale, dando al contempo un forte segnale di vicinanza e solidarietà a chi è minacciato di morte solo perché compie il proprio dovere contro la mafia e le collusioni in modo integerrimo.
Abbiamo pertanto il piacere di invitarVi all’evento “NO ALLA MAFIA – SOSTENIAMO NINO DI MATTEO”, che si articolerà in due giornate:
- SABATO 29 OTTOBRE 2016, a JESI -"Rompiamo il silenzio":
-- ore 16:30, corteo dall'Arco Clementino a Palazzo dei Convegni
-- dalle ore 17:00, a Palazzo dei Convegni:
--- saluti introduttivi (interverranno il Sindaco di Jesi Massimo Bacci, il Presidente del Consiglio Regionale - Assemblea Legislativa delle Marche Antonio Mastrovincenzo, in collegamento il Sindaco di Messina Renato Accorinti)
--- proiezione del docu-film "A very sicilian justice" (che racconta la storia umana e professionale del Dott. Antonino Di Matteo),
--- letture varie dai libri "Assedio alla toga" e "Collusi",
--- interventi del Dott. Antonino Di Matteo e di ospiti vari,
--- dibattito con Sandra Amurri (giornalista de Il Fatto Quotidiano)
- DOMENICA 30 OTTOBRE 2016, ad ANCONA - "Il silenzio è dolo":
-- ore 17:00, corteo da Palazzo di Giustizia (Corso Mazzini) a Palazzo della Prefettura (Piazza del Plebiscito)
-- dalle ore 18:00, in Piazza del Plebiscito:
--- saluti introduttivi (interverranno anche i sindaci dei Comuni che hanno conferito la cittadinanza onoraria al Dott. Antonino Di Matteo)
--- letture varie dai libri "Assedio alla toga" e "Collusi",
--- interventi del Dott. Antonino Di Matteo e di ospiti vari,
--- riflessioni collettive e ...
In entrambi gli eventi vorremmo coinvolgere i presenti che lo volessero nella lettura di brani tratti dai libri "Assedio alla toga" e "Collusi" scritti dal Dott. Di Matteo e ascoltare loro eventuali interventi. Inoltre, nella giornata di domenica 30.10.2016, saremmo lieti di ascoltare chi volesse, mediante una "telefonata virtuale" diretta al Dott. Di Matteo, manifestare la propria solidarietà al magistrato.
A questo scopo Vi invito a comunicarmi la Vs. disponibilità in questo senso, al fine di organizzare al meglio lo spazio ed il tempo dei vari interventi.
Vi aspettiamo numerosi per dimostrare solidarietà e vicinanza a chi rischia la vita ogni giorno anche per noi.
PASSATEPAROLA.... GRAZIE!
Alessandra Antonelli
Per informazioni:
Tel.: 327/4523537 (Alessandra)
E-mail: agenderosseancona@gmail.com
Gruppo Fb: Agende Rosse "C. Alberto Dalla Chiesa e E. Setti Carraro - Ancona e prov.

giovedì 13 ottobre 2016

Un altro weekend all'insegna dell'ANPI

Anche il prossimo weekend vedrà le Sezioni ANPI della Provincia di Ancona impegnate in tantissime iniziative a cui vi invitiamo a partecipare:




martedì 4 ottobre 2016

Scomparsa di Livia Pergoli

Il Comitato Provinciale dell’Anpi di Ancona esprime le più sentite condoglianze alla famiglia Pergoli  per la scomparsa della staffetta Partigiana  Livia Pergoli. Con la sua scomparsa perdiamo una delle protagoniste della Resistenza della Provincia di Ancona.  

lunedì 3 ottobre 2016

Anpi e Spi Cgil, avanti insieme nel segno della Costituzione

Li unisce una radice storica e culturale comune. Li unisce l'impegno per la tutela e la promozione dei diritti sanciti dalla Costituzione, primo fra questi la dignità del lavoro.
Anpi e Spi Cgil, in questi anni, hanno spesso intrecciato la loro azione nel nostro territorio con iniziative di largo riscontro, basti pensare al “Treno della memoria” di Ancona, nel 2014, o alla recente “Pastasciutta antifascista”, una serata di festa e impegno civile che ha portato a Moie centinaia e centinaia di persone.
Nei giorni scorsi i rinnovati organismi provinciali delle due associazioni si sono ritrovati a Jesi per ribadire la volontà di proseguire insieme un percorso di collaborazione e amicizia.
In queste settimane che ci separano dal referendum, Spi e Anpi sono entrambe impegnate nella discussione sui temi della riforma, ognuna con le proprie modalità e prerogative.
Da tempo l'Anpi si è apertamente schierata per il NO ad una riforma che stravolge lo spirito della Costituzione senza peraltro raggiungere gli scopi che si prefiggeva.
Di recente anche l'assemblea nazionale della Cgil ha preso una posizione netta sul referendum invitando a votare No.
L'associazione dei partigiani è in prima linea nell'organizzazione di iniziative pubbliche a sostegno delle ragioni del No. L'apertura ufficiale della campagna elettorale è concisa con l'intervento ad Ancona del presidente nazionale dell'Anpi Carlo Smuraglia e proseguirà con una lunga serie di iniziative sparse per tutta la provincia.

Dal canto loro, Cgil e Spi affronteranno il tema referendum nelle prossime iniziative dedicate agli iscritti, prima fra tutte l'incontro pubblico in programma a Chiaravalle il 14 ottobre con la segretaria regionale della Camera del Lavoro Vilma Bontempo e l'esperto in materia costituzionale della segreteria nazionale Danilo Barbi.

domenica 2 ottobre 2016

FELICE CASSON: “DICIAMO NO A UNA RIFORMA CONFUSA E PASTICCIATA IN GIOCO, I DIRITTI FONDAMENTALI”

ANCONA – Un pastrocchio la riforma costituzionale. “Sfido chiunque a leggere il testo attuale e quello che ne verrebbe fuori”. Felice Casson, vicepresidente della commissione Giustizia in Senato ed ex magistrato, non ha dubbi. Vedi il nuovo articolo 70, un giro di parole da contorsionisti contro l’attuale che è semplice e chiaro. Nove parole contro 438. Lo spiega bene durante un incontro ad Ancona e Osimo.
“Bisogna dire “no” a questa riforma. E’ pasticciata non solo tecnicamente ma anche dal punto di vista giuridico.  Vogliono ridurre i costi? Bastava dimezzare il numero dei deputati e lasciare solo 100 senatori, però eletti”.
Cosa le dà più fastidio di questo referendum?
“La propaganda, falsa e bugiarda, e la virulenza messa in campo. E’ in atto una manovra spregiudicata che in alcuni casi rasenta l’intimidazione politica”.
Renzi è in malafede?
“Non solo. Ha voluto impostare la campagna come fosse l’atto finale di chissà quale partita. Mettendosi in gioco in prima persona: se vince il “no” vado a casa. Un ricatto inaccettabile”.
Quali sono le principali bugie?
“Che verrà superato il bicameralismo. Ma con la riforma invece del bicameralismo perfetto ne avremo uno pasticciato. Non ci sarà una semplificazione della formazione delle leggi. Oggi abbiamo il passaggio da un unico iter, domani avremo sette o otto diversi modi di fare le leggi con possibilità di conflitti che non si sa come verranno risolti. Solo pensare ad un Senato "a formazione progressiva", in ragione delle diverse scadenze degli organismi territoriali, non fa che marcare il tasso di incertezza, confusione ed irragionevolezza, sol che si provi ad immaginare come potranno svolgersi i lavori di commissione e d'aula. Proporre inoltre l’elezione del Senato in forma diretta nei consigli regionali rischia di dare spazio alle peggiori clientele politiche territoriali”.
E nessun risparmio?
“Penso che la democrazia non si debba misurare con questo passo.  Attualmente la spesa del Senato rappresenta lo 0,06% dell’intero costo dello Stato. Meglio allora sospendere i programmi di spesa per gli F35”.
Perché l’ambasciatore Usa Phillips si è scomodato a dare man forte a Renzi?
“Non è casuale. E in poco tempo si è intromesso in due occasioni importanti.  A marzo per forzare la mano a favore di un intervento militare dell’Italia in Libia senza pensare a rischi ed equilibri politici, e ora questo tentativo maldestro. Oltre a denunciare la grave ingerenza vorrei chiedergli se davvero sa di che cosa si tratta”.
Che scenario si aprirebbe se vincesse il “sì”?
“Intanto sono sicuro che il “sì” non vincerà. In caso contrario, congiuntamente all’Italicum c’è il rischio di una concentrazione del potere a capo di un solo partito o movimento. Ci si avvierebbe a un premierato assoluto privo di adeguati contro-poteri con effetti non trascurabili sulla formulazione di leggi che riguardano i diritti fondamentali dei cittadini, l’elezione del Csm, la dichiarazione dello stato di guerra. Va ricordato che la verifica paritaria delle due Camere su queste materie abbia costituito un baluardo di libertà e democrazia, magari anche solo correggendo banali errori della prima lettura.  Negli anni passati, vorrei segnalare che è stato proprio il Senato, con la seconda lettura, ad aver bloccato le leggi liberticide di Berlusconi, la legge bavaglio sulla libertà di stampa, le limitazioni alle intercettazioni”.
E’ dunque importante votare “no”?
“E’ fondamentale. E’ in gioco la stessa democrazia e il rapporto equilibrato fra i poteri dello Stato. E’ inoltre importante che, quando si mette mano a una Costituzione, questa possa durare nei decenni e non qualche anno come succede ai nostri governi”.
Quale è allora il suo appello?
“Questa riforma va respinta. Bisogna votare “no”. A chi ha qualche dubbio consiglio di prendersi qualche minuto per leggere la Costituzione attuale e confrontarla con il testo pastrocchiato che ne verrebbe fuori. Non ho dubbi su dove cadrebbe la scelta. Basta scorrere il testo degli articoli 10, 81 e 117 per rendersi conto del guazzabuglio. Per di più, come segnalano i "tecnici" del Senato nel loro dossier, in assenza di una norma che possa dirimere incertezze e conflitti tra gli stessi Presidenti delle due Camere. Quali le conseguenze? Possibili rischi di ricorsi a non finire sulla attribuzione di competenze tra le due Camere, per un procedimento legislativo che si voleva semplificare, ma che si rivela invece più complesso e farraginoso”.

p.b